Averle nel proprio frutteto significa rievocare la tradizione, e prolungare l'esistenza di frutti rari, quasi scomparsi, recuperati da quelle poche piante sopravvissute nei vecchi giardini abbandonati o nei frutteti conventuali.
Mela Limone di Casina
Il nome deriva dalla zone in cui questa antica varietà di mela è stata ritrovata, in provincia di Reggio Emilia da Maioli. Ha un sapore leggermente acidulo e una polpa molto croccante. Si raccoglie in ottobre e si conserva per buona parte dell'inverno. E' ottima per preparare squisite mele cotte o torte. Da non confondere con la Mela limoncella, simile ma di pezzatura minore.
Mela Limoncella
Mela tipica del centro e del sud Italia è ancora presente in Abruzzo e Campania. Ha una forma
allungata ed è di piccola pezzatura. Molto rustica si adatta a zone con terreni inospitali e resiste alle gelate di primavera poiché fiorisce a stagione avanzata.
Ha una buccia gialla lentigginosa assai fragrante con una polpa acidula e croccantina. Si conserva a lungo, fino a marzo. Ottima per la coltivazione in una zona collinare e di montagna.
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sabato 6 settembre 2014
giovedì 4 settembre 2014
Coltivare il corbezzolo nano
Bello come un corbezzolo, ma di ridotte dimensioni che ne consentono la crescita anche su un piccolo terreno o addirittura in vaso, l'Arbustus Unedo Compacta è una specie naturale
che riduce la scala dell'albero di circa la metà. Se un corbezzolo normale può raggiungere 4 metri di altezza, questo alberello si manterrà sui 2 mt. Per il resto è del tutto simile all'originale, non fosse per una fioritura leggermente anticipata.
Ecco come coltivarlo:
1) Terreno: la parola d'ordine qui è drenare, perché non tollera i ristagni d'acqua. Deve essere inoltre ben concimato.
2)Esposizione: ama le posizioni soleggiate e un poco riparate dal freddo, non esporre al vento.
3)Fioritura: autunnale da ottobre a novembre. I fiori sono campanelle riunite a grappoli dalle tonalità bianco e rosa.
4)Frutti: maturano l'anno successivo. Sullo stesso ramo possono esserci fiori e frutti contemporaneamente.
5) Temperatura minima: -15 C. Si consiglia di riparare nei primi anni di impianto. Se in vaso di accostarlo a un muro al riparo dai venti durante i mesi più freddi.
che riduce la scala dell'albero di circa la metà. Se un corbezzolo normale può raggiungere 4 metri di altezza, questo alberello si manterrà sui 2 mt. Per il resto è del tutto simile all'originale, non fosse per una fioritura leggermente anticipata.
Ecco come coltivarlo:
1) Terreno: la parola d'ordine qui è drenare, perché non tollera i ristagni d'acqua. Deve essere inoltre ben concimato.
2)Esposizione: ama le posizioni soleggiate e un poco riparate dal freddo, non esporre al vento.
3)Fioritura: autunnale da ottobre a novembre. I fiori sono campanelle riunite a grappoli dalle tonalità bianco e rosa.
4)Frutti: maturano l'anno successivo. Sullo stesso ramo possono esserci fiori e frutti contemporaneamente.
5) Temperatura minima: -15 C. Si consiglia di riparare nei primi anni di impianto. Se in vaso di accostarlo a un muro al riparo dai venti durante i mesi più freddi.
mercoledì 3 settembre 2014
Coltivare cavoli cinesi
Sono due i cavoli cinesi che si stanno diffondendo sulle nostre tavole e che varrebbe la pena coltivare nel proprio orto (se abbiamo la fortuna di possederne uno) perché sono ortaggi precoci, dal ciclo produttivo di poco più di un mese. Eccoli in breve.
Cavolo di Pechino (Brassica Pekinensis)
Cavolo Pak-Choi
E' una varietà del cavolo di Pechino. A vederlo pare una bietola, ma è un vero e proprio cavolo, ha un sapore delicato leggermente amaro che piace anche a chi non ama questo ortaggio. E' facile da coltivare ed è il più precoce di tutti perché matura in una quarantina di giorni.
Proprietà: è ottimo per reintegrare vitamine e sali di cui è ricco.
Consumo: crudo se a foglia tenera, per preparare soffritti, frittate,, zuppe pasta e secondi le foglie più vecchie.
Coltivazione: si seminano dalla primavera all'autunno. In semenzaio o in piena terra. Si possono mangiare le foglioline già dopo quindi giorni. Le piantine vanno poste al sole o semiobra e vanno regolarmente annaffiate.
Vedi anche Coltivare cavolfiori arancioni, verdi e viola, i colori della salute
Cavolo di Pechino (Brassica Pekinensis)
dal sapore dolce e deciso ha foglie lunghe che chiuse a cespo gli conferiscono una forma ovale, simile ad una lattuga. Ne fanno parte trenta differenti varietà.
Le sue foglie sono spesse di un colore che va dal verde chiaro all'esterno fino al bianco.
Nell'orto: si coltiva da marzo a settembre e si raccoglie a 55 giorni dalla messa a dimora delle piantine già germogliate. E' una pianta resistente e rustica di facile coltivazione.
Proprietà: acido folico, vitamina A, vitamina C, Potassio.
Consumo: crudo in insalata, marinato, o cotto in minestre o per insaporire seconde portate.
Cavolo Pak-Choi
E' una varietà del cavolo di Pechino. A vederlo pare una bietola, ma è un vero e proprio cavolo, ha un sapore delicato leggermente amaro che piace anche a chi non ama questo ortaggio. E' facile da coltivare ed è il più precoce di tutti perché matura in una quarantina di giorni.
Proprietà: è ottimo per reintegrare vitamine e sali di cui è ricco.
Consumo: crudo se a foglia tenera, per preparare soffritti, frittate,, zuppe pasta e secondi le foglie più vecchie.
Coltivazione: si seminano dalla primavera all'autunno. In semenzaio o in piena terra. Si possono mangiare le foglioline già dopo quindi giorni. Le piantine vanno poste al sole o semiobra e vanno regolarmente annaffiate.
Vedi anche Coltivare cavolfiori arancioni, verdi e viola, i colori della salute
lunedì 1 settembre 2014
Scoperta una nuova orchidea
Giallo zolfo è il colore di una nuova specie di orchidea scoperta nel Parco Naturale di Otranto da due studiosi salentini. Roberto Gennaio e Piero Medagli.
La nuova specie, ibrido di due orchidee spontanee ( Ophrys corsica e Ophrys lutea) è stata battezzata Ophrys x sulphurea.
Molto simile alle due specie originarie, si distingue per la forma a sigaro e per i lobi incurvati a toccarsi.
In foto l'esemplare ritratto dallo scopritore ed esperto Roberto Gennaio.
La nuova specie, ibrido di due orchidee spontanee ( Ophrys corsica e Ophrys lutea) è stata battezzata Ophrys x sulphurea.
Molto simile alle due specie originarie, si distingue per la forma a sigaro e per i lobi incurvati a toccarsi.
In foto l'esemplare ritratto dallo scopritore ed esperto Roberto Gennaio.
sabato 30 agosto 2014
Coltivare il banano di montagna, il Paw Paw
Se non lo avete mai assaporato dovete assaggiarlo. Perché il frutto del banano di montagna (Asimia Triloba, Paw Paw per gli Indiani d'America) ha un gusto particolare che rassomiglia a una commistione di ananas vaniglia e banana. Si tratta di un albero di bell'aspetto proveniente dall'est degli Usa dove cresce autoctono e spontaneo. Rustico, anzi rusticissimo resiste a temperature ben sotto i 20 gradi.
I suoi frutti, simili a banane per aspetto e aroma, non si trovano in commercio perché difficilmente conservabili una volta maturi. Il vantaggio di averlo in giardino invece è che la fioritura è scaglionata e dunque anche la maturazione dei frutti non è contemporanea e si prolunga per un lungo periodo.
Aspetto: forma piramidale con foglie lanceolate che cadono in autunno colorandosi di giallo. La fioritura è spettacolare dal color rosso violaceo.
Coltivazione: si adatta a qualsiasi tipo di terreno e non ha particolari esigenze. Odia il ristagno di acqua ed è bene orientarsi su una varietà autofertile. I frutti di piccole dimensioni compaiono fin dai primi, ma per una raccolta proficua bisognerà attendere.
Frutto: ricco in Potassio e Magnesio ha un buon apporto energetico.
venerdì 29 agosto 2014
Ortaggi rossi: la cipolla rossa di Acquaviva
Acquaviva delle Fonti è un piccolo paese in provincia di Bari dove da tempo immemore si coltiva un'antica cipolla rossa violacea dal caratteristico aspetto a forma di disco. Il suo sapore si trova celebrato in antichi testi dove se ne esalta il gusto dovuto alla fertilità del terreno, ricco in potassio, e alla disponibilità di acqua dolce. E proprio la dolcezza di questa cipolla l'ha resa celebre fin dall'800.
Si nei terreni che circondano il Comune nel mese di settembre ed è raccolta in estate tra luglio e agosto. La lavorazione della terra segue l'antica tradizione consentendo
che questo prodotto diventasse presidio Slow Food.
Si nei terreni che circondano il Comune nel mese di settembre ed è raccolta in estate tra luglio e agosto. La lavorazione della terra segue l'antica tradizione consentendo
che questo prodotto diventasse presidio Slow Food.
giovedì 28 agosto 2014
Come coltivare l'albero dell'uva passa
Immaginate una vite capace di produrre uva sultanina bell'essiccata. Immaginate poi che non si tratti di una vite, ma un albero. Ed ecco che avrete l'Hovenia Dulcis, una pianta appartenente alle Rhamnaceae proveniente dall'Himalaya.
E se udendo tanta grazia vi venisse voglia di averla in giardino è bene che sappiate che è un albero di facilissima coltivazione, resistente ai forti venti e ai rigidi inverni. Richiede pochissime cure e potature se non la rimozione dei rami secchi. Ama terreno profondi e sciolti e permeabili all'acqua onde prevenire ristagni. E' gradevole all'aspetto? Lo è, con belle foglie caduche verdi dalle estive venature violacee, raggiunge i 10 mt di altezza e necessita di una posizione al sole e areata, senza altre piante ad alto fusto vicine.
I fiori arrivano dopo la foliazione a inizio estate: la parte edule è quella dei piccioli, mentre i frutti veri e propri, bacche nere simili a caffè, non sono commestibili. I piccioli maturano ad agosto staccandosi spontaneamente dall'albero e si possono raccogliere a terra.
Si consumano così freschi appena raccolti, insieme ad altra frutta oppure si essiccano al sole.
Contengono al loro interno molte proteine (circa il 20%) e le tre tipologie di zuccheri ( saccarosio, fruttosio, glucosio).
mercoledì 27 agosto 2014
Coltivare un prato col timo strisciante
Ecco un modo per avere un bel prato fiorito con poca manutenzione, anche in caso di un substrato pietroso. La soluzione si chiama timo, ovvero Tymus Politrycus, una piantina spontanea della macchia mediterranea, sempreverde, perenne, rustica e resistente alla siccità. Fiorisce in genere in estete/primavera da aprile a settembre a seconda della posizione. I suoi fiorellini rosa o bianchi emanano un fragrante aroma.
Va seminata a fine inverno inizio primavera: febbraio, marzo. I rametti si propagano per la superficie del giardino mantenendo un'altezza costante di un cm che non richiede faticosi tagli di erba
Il risultato è assicurato! Ottima anche per creare delle aiuole fiorite nel prato tradizionale.
sabato 26 luglio 2014
Come attirare le farfalle in giardino
Abbiamo un giardino fiorito e vorremmo vedere tante farfalle multicolori a visitare la nostra oasi di verde? Il trucco per attirarle c'è. Oltre ai fiori infatti, questi insetti alati sono attirati dalla frutta fermentata. Se non abbiamo alberi da frutto potremmo sempre creare una mangiatoia per farfalle. Basterà prendere una ciotola d'acqua abbastanza ampia in modo da non farle annegare e immergervi di frutta (vanno bene anche gli scarti) lasciandola lì a fermentare. Le farfalle dovrebbero arrivare attirate dallo squisito aroma.
giovedì 17 luglio 2014
Zucchine gialle coltivazione veneta
Non sono una novità, ma un prodotto tradizionale dell'agricoltura veneta, sempre meno reperibile sul mercato. Si tratta delle zucchine gialle dallo splendido color oro della buccia e dai fiori di un arancione più intenso. Hanno un spaore caratteristico più dolce e delicato delle cugine verdi che le porta ad essere ottime per la preparazione di risotti, ma il loro utilizzo in cucina va dagli antipasti al dolce. Unico neo: sono un po' spinose quindi meno gestibili nei punti vendita.
Ecco una busta di semi per chi volesse cimentarsi alla coltivazione di questa cucurbita.
Ecco una busta di semi per chi volesse cimentarsi alla coltivazione di questa cucurbita.
martedì 17 giugno 2014
Ciliegie gialle: coltivare il Durone giallo di Cuneo e Moscatella gialla
Ricche di vitamina A e C nonché di fosforo, potassio, e levulosio le ciliegie sono il simbolo stesso della primavera.
Rallegrano le tavole coi loro frutti dissetanti e saporiti e col loro colore invitante.
Tra le tante varietà che si trovano sul commercio, o che possiamo coltivare almeno un paio sono inusuali, per colore (giallo) o per forma (a cuore).
Coltivazione: il loro colore inganna gli uccelli che le percepiscono come acerbe ed è dunque un vantaggio per la nostra raccolta. Si coltivano come qualsiasi altra varietà, ma la resistenza delle loro piante le rende più semplici da gestire. Eccole in dettaglio:
Durone giallo di Cuneo
E' una varietà molto rustica e resistente di medie dimensioni. Matura alla fine di giugno. si consuma fresca grazie al suo squisito sapore. Ottima anche da sciroppare. (In foto a destra)
Moscatella gialla
Coltivata dai Medici fin dal Rinascimento si riconosce per la buccia lucente dal giallo chiaro al giallo intenso della maturazione. Nonché per il sapore dal retrogusto moscato. In Umbria viene chiamata ciliegia Limona. E' di pezzatura media e forma irregolare con una polpa soda e un sapore legegrmente aspro se raccolta a media maturazione. Matura nella prima metà di luglio. (In foto a sinistra)
mercoledì 4 giugno 2014
Coltivare l'albero del sapone coltivare il Sapindus Mukorossi
Anzitutto, di cosa si tratta?
E' un albero originario dell'India che può raggiungere i 20 mt di altezza i 90 anni di età. E' conosciuto per la proprietà detersiva dei suoi frutti, le noci saponarie, capaci di sostituire persino i preparati per lavatrice, a zero impatto ambientale. La pianta si distingue anche esteticamente per la rigogliosità della sua chioma costituita da foglie allungate di un bel verde.
In commercio si trovano i gusci della noce saponaria che se inseriti in un sacchetto di cotone e aggiunti in lavatrice promettono un bucato di prim'ordine. La sostanza detergente e antibatterica si trova nel guscio della noce che viene raccolta in autunno, tra settembre e novembre, lasciata essiccare e privata del seme interno ( quello che invece andrà piantato per avere una nuova pianta). I gusci di noci possono essere utilizzati per più lavaggi e con un kilo si possono fare circa 200 lavatrici ad un costo di circa 20 euro. Rispettano i colori e sono ipoallergeniche.
Curiosità: dalle noci si possono anche ricavare decotti per i capelli, l'igiene degli animali e il lavaggio delle stoviglie.
Come si coltiva?
Pur essendo una pianta rustica, teme il gelo, quindi sarà difficile da coltivare laddove le condizioni climatiche siano particolarmente rigide. Ama l'acqua, ma non il ristagno idrico quindi necessita di una corretta gestione delle annaffiature. Il Sud Italia rappresenta un ambiente favorevole al suo sviluppo. Se ne può trovare un esemplare anche all'orto botanico di Palermo.
In genere per averne una pianta se ne acquistano i semi e si fanno germogliare in ambiente protetto. Anche in condizioni favorevoli la pianta impiega in media 9 anni prima di produrre i suoi preziosi frutti.Ad ogni modo per chi fosse interessato all'esperimento ecco cosa fare una volta acquistati i semi:
1) Indebolire la buccia del seme che si presenta impenetrabile dalle radici
Si può mettere in ammollo in acqua calda ( non bollente) per 24 ore o cercare di scalfire con una limetta. Col martello invece si rischia di rompere il seme mentre l'obiettivo deve essere solo quello di scalfire la buccia.
2) Piantare in un recipiente profondo in grado di accogliere le radici. Una volta interrato andrà riposto in un luogo riparato dalla luce diretta del sole, all'esterno se primavera o in serra se il clima è più rigido. Bisognerà annaffiare di tanto in tanto per evitare che il terreno si secchi, evitando però i ristagni.
3)Attendere la germinazione che è lenta e si verifica nell'arco di uno o tre mesi dall'impianto. Non tutti i semi germoglieranno quindi è meglio fare più tentativi in contemporanea.
4)Una volta germogliato la piantina va spostata in pieno sole e annaffiata quando il terreno si presenta completamente asciutto.
sabato 24 maggio 2014
Piante portentose l'abero di Neem alias Azadiracthta Indica
In india lo hanno battezzato "la farmacia" per le sue proprietà terapeutiche. E ogni villaggio ne possiede almeno una pianta a cui approvvigionarsi in caso di necessità. Viene impiegato per tutto: dalla normale igiene orale, attraverso l'intaglio di stecchini, alla cura di febbre e infezioni. Le sue foglie vengono utilizzate per allontanare tarme e insetti.
E' un grande albero appartenente alla famiglia del mogano che raggiunge i 30 mt di altezza. Resistente ai climi più aridi, prospera anche in prossimità del deserto.
Le sue proprietà sono oggetto di indagini scientifiche che sembrano ormai convalidare alcune delle sue virtù: antivirali, anticoncezionali e antisettiche. L'applicazione più importante di queste ricerche riguarda la farmaceutica ovvero la sintesi di sostante anti Hiv, Epatite, e Diabete.
Il suo legname,invece, si è rivelato ottimo in carpenteria perché immune all'attacco delle termiti.
Dai suoi frutti e dai suoi semi si ricava un olio usato nell'industria cosmetica come rimedio per forfora e pelle secca, pidocchi e micosi del piede. Anche gli animali da compagnia ne possono beneficiare, è risultato infatti un ottimo antipulci e antizecche.
E' un grande albero appartenente alla famiglia del mogano che raggiunge i 30 mt di altezza. Resistente ai climi più aridi, prospera anche in prossimità del deserto.
Le sue proprietà sono oggetto di indagini scientifiche che sembrano ormai convalidare alcune delle sue virtù: antivirali, anticoncezionali e antisettiche. L'applicazione più importante di queste ricerche riguarda la farmaceutica ovvero la sintesi di sostante anti Hiv, Epatite, e Diabete.
Il suo legname,invece, si è rivelato ottimo in carpenteria perché immune all'attacco delle termiti.
Dai suoi frutti e dai suoi semi si ricava un olio usato nell'industria cosmetica come rimedio per forfora e pelle secca, pidocchi e micosi del piede. Anche gli animali da compagnia ne possono beneficiare, è risultato infatti un ottimo antipulci e antizecche.
venerdì 23 maggio 2014
Foto salvia fiorita
Ed ecco che nel giardino sono apparsi i fiorellini blu della salvia. La pianta, a distanza di un anno dalla potatura, si presenta assai rigogliosa con grandi foglie e una bella fioritura.
Per quest'anno non sarà necessario usare le cesoie basterà ricordarsi di zappettare un po' il terreno alla sua base.
Link:
- Potatura e mantenimento della salvia
- Risultato ad un mese dalla potatura
- Salvia dorata, coltivare l'Icterina
Per quest'anno non sarà necessario usare le cesoie basterà ricordarsi di zappettare un po' il terreno alla sua base.
Link:
- Potatura e mantenimento della salvia
- Risultato ad un mese dalla potatura
- Salvia dorata, coltivare l'Icterina
venerdì 2 maggio 2014
Coltivare peperoni da friggere il Monchetto e il Friggitello o Friariello
Sono de le principali varietà di peperoni adattai alla frittura. Uno viene dalla Campania (Friggitello, foto dx) e l'altro dal Veneto (Monchetto, in basso). Entrambi hanno un ottimo sapore, esaltato dalla frittura.
Friggitello: frutti a forma conica lunghi fino a 10 cm dal color verde-rossastro. Una volta giunti a maturazione sono adatti alla padella. Se lasciati un poco più acerbi sono ottimi sott'aceto. Haanno un sapore dolce intenso.
Monchetto: è una varietà precoce. Il frutto maturo assume le tonalità del giallo, dell'arancio e del rosso. Ha una buccia molto sottile. Ed è ottimo da coltivare perché produce molti frutti ed ha grande resistenza alle avversità.
Ecco come coltivarli:
Necessitano di un terreno fertile e drenato. Sarà opportuno quindi concimare le zone d'impianto( anche un grande vaso) prima dell'arrivo delle piantine. Il terreno va mantenuto umido e sgombro dalle erbacce.
Quando: Si semina in serra da febbraio, in campo da marzo.
Quanto: Producono in media ( e in condizioni ottimali) circa 4,5 kg di raccolto.
Friggitello: frutti a forma conica lunghi fino a 10 cm dal color verde-rossastro. Una volta giunti a maturazione sono adatti alla padella. Se lasciati un poco più acerbi sono ottimi sott'aceto. Haanno un sapore dolce intenso.
Monchetto: è una varietà precoce. Il frutto maturo assume le tonalità del giallo, dell'arancio e del rosso. Ha una buccia molto sottile. Ed è ottimo da coltivare perché produce molti frutti ed ha grande resistenza alle avversità.
Ecco come coltivarli:
Necessitano di un terreno fertile e drenato. Sarà opportuno quindi concimare le zone d'impianto( anche un grande vaso) prima dell'arrivo delle piantine. Il terreno va mantenuto umido e sgombro dalle erbacce.
Quando: Si semina in serra da febbraio, in campo da marzo.
Quanto: Producono in media ( e in condizioni ottimali) circa 4,5 kg di raccolto.
giovedì 10 aprile 2014
Salvare una pianta dalla cocciniglia
La cocciniglia è un parassita tenace e infingardo.
Lo si riconosce facilmente con quel suo aspetto lanoso che crea piccole chiazze bianche cotonose tra il verde. Ma una volta insediatosi in una pianta è difficile da debellare. Eliminarlo è possibile ma bisogna agire con determinazione.
Occhio all'aspetto: la cocciniglia è un insetto a cui appartengono molte famiglie: il loro aspetto varia dal bruno al bianco e dalla form a più o meno appiattita. quella presa in esame appartiene alle Pseudoccidae dall'aspetto farinoso.
Attenzione: Una volta dato l'antiparassitario sarà bene riporla in un luogo lontano da cibo, bambini e animali.
Ecco come eliminare la cocciniglia passo passo. (cliccando sulle immagini si ingrandiranno)
1)Anzitutto il necessario: del cotone in dischetti, dei cotton fioc, dell'olio di oliva, e un antiparassitario. Si può tentare di tenere a bada la cocciniglia in modo ecologico eliminando via via le sue manifestazioni, utilizzando dell'alcool al posto dell'olio, ma nel caso preso in esame in questo post, vista la frondosità della pianta, il consiglio è di usare prodotti specifici.
2) Per prima cosa bisognerà rimuovere manualmente i parassiti visibili con un poco di cotone imbevuto d'olio. Se la pianta è molto grande saremo costretti a concentrarci sulle zone maggiormente colpite. Eliminare tutte le cocciniglie è quasi impossibile perché tendono a nascondersi tra le foglie e addirittura tra i germogli.
3) E' il momento di fare una doccia alla pianta con acqua a temperatura ambiente irrorando a gettito medio tra il fogliame. Sarà poi necessario attendere che le foglie si asciughino completamente.
Una volta asciutta si procederà spruzzando l'antiparassitario cercando di coprire l'intera pianta, il fogliame, il tronco e i rametti. Anche il terreno alla base andrà irrorato perché potrebbero esservi cadute delle larve.
4) Dopo una ventina di giorni andrà ripetuta l'operazione.
A questo punto basterà controllare di tanto in tanto la pianta facendo attenzione ad eventuali presenze che andranno puntualmente rimosse.
Lo si riconosce facilmente con quel suo aspetto lanoso che crea piccole chiazze bianche cotonose tra il verde. Ma una volta insediatosi in una pianta è difficile da debellare. Eliminarlo è possibile ma bisogna agire con determinazione.
Occhio all'aspetto: la cocciniglia è un insetto a cui appartengono molte famiglie: il loro aspetto varia dal bruno al bianco e dalla form a più o meno appiattita. quella presa in esame appartiene alle Pseudoccidae dall'aspetto farinoso.
Attenzione: Una volta dato l'antiparassitario sarà bene riporla in un luogo lontano da cibo, bambini e animali.
Ecco come eliminare la cocciniglia passo passo. (cliccando sulle immagini si ingrandiranno)
1)Anzitutto il necessario: del cotone in dischetti, dei cotton fioc, dell'olio di oliva, e un antiparassitario. Si può tentare di tenere a bada la cocciniglia in modo ecologico eliminando via via le sue manifestazioni, utilizzando dell'alcool al posto dell'olio, ma nel caso preso in esame in questo post, vista la frondosità della pianta, il consiglio è di usare prodotti specifici.
2) Per prima cosa bisognerà rimuovere manualmente i parassiti visibili con un poco di cotone imbevuto d'olio. Se la pianta è molto grande saremo costretti a concentrarci sulle zone maggiormente colpite. Eliminare tutte le cocciniglie è quasi impossibile perché tendono a nascondersi tra le foglie e addirittura tra i germogli.
3) E' il momento di fare una doccia alla pianta con acqua a temperatura ambiente irrorando a gettito medio tra il fogliame. Sarà poi necessario attendere che le foglie si asciughino completamente.
Una volta asciutta si procederà spruzzando l'antiparassitario cercando di coprire l'intera pianta, il fogliame, il tronco e i rametti. Anche il terreno alla base andrà irrorato perché potrebbero esservi cadute delle larve.
4) Dopo una ventina di giorni andrà ripetuta l'operazione.
A questo punto basterà controllare di tanto in tanto la pianta facendo attenzione ad eventuali presenze che andranno puntualmente rimosse.
venerdì 28 marzo 2014
Nuovi frutti arance pentagonali
In Giappone le arance pentagonali sono l'ultima tendenza. Inventate ad Yamatahamana da due agricoltori locali, sono state lanciate come frutto del buon auspicio per la promozione agli esami universitari, (da qui il nome Gokakukei). Inutile dire che tra gli studenti, incuriositi dall'insolito formato, vanno ormai a ruba e rappresentano un graditissimo cadeau.
La tecnica per realizzarle è simile a quella dei cocomeri quadrati o a piramide dove i frutti vengono fatti crescere in appositi stampi.
martedì 18 marzo 2014
Frutta e verdura ricca di Iodio
Sentiamo spesso parlare di nuovi ortaggi arricchiti allo Iodio (come le Patate Iodì ) o ancora di vegetali - pomodori, carote, insalate- trattati in modo da poter trattenerne la quantità assimilata durante la crescita che altrimenti, a causa della volatilità di questo minerale, non riuscirebbe a raggiungere le nostre tavole. Esistono però alcuni alimenti naturalmente ricchi di Iodio. Eccone un elenco: Alghe, Mirtilli, Fragole e Frutti Rossi, Frutta Secca, Fagioli, Patate, Soia, Mais, Prugne Secche.
lunedì 17 marzo 2014
Coltivare il coriandolo in vaso o terra
Simile al prezzemolo, ma dal sapore un po' più acidulo, il Coriandolo è chiamato anche prezzemolo cinese o Cilantro. E' una pianta della macchia mediterranea utilizzata anche dagli egizi per i quali era anche un'offerta votiva e dagli antichi romani.
Il suo nome deriva da cimice per l'odore che emana, simile ad un insetto.
Uso: se ne consumano sia le foglie che i frutti essiccati dal sapore nocciolato con un retrogusto d'agrume. L'impiego delle foglie ( fresche o essiccate) diffuso soprattutto nella cucina Indiana e Sudamericana, investe numerose pietanze di carne e pesce nonché Prodotti da forno come biscotti e liquori come il gin. I suoi semi costituiscono un ingrediente del curry. In Thailandia si usano anche le radici per un tipico condimento. Importante: con l'essiccazione scompare l'odore pungente delle foglie.
Essiccazione: In mazzi, raccolti al mattino, e posizionati all'ombra. I frutti si separano dai rametti tramite battitura e si conservano interi in vasetti. E' importante macinarli al momento per mantenere intatto l'aroma.
Proprietà del Coriandolo: aiuta la digestione e contrasta il gonfiore. In infuso è considerato un aiuto contro il mal di testa. L'olio essenziale che se ne ricava contiene flavonoidi e steroli, ha proprietà antibatteriche e viene usato per aromatizzare cosmetici e in bagni defatiganti.
Coltivazione
E' una pianta rustica e annuale con un'altezza massima di 60 cm con fogliame ad ombrello. Fiorisce in piccole inflorescenze bianche in estate e autunno. E' facile da coltivare anche in vaso, sul proprio terrazzo.
-Posizione: ama il sole, ma regge il freddo. Necessita di un terreno drenato. Si pianta a primavera inoltrata.
Va annaffiato regolarmente. Se si pone in semiombra produrrà un fogliame più ricco, viceversa al sole abbonderà di semi. Necessita comunque di qualche raggio di sole diretto quotidiano. Il terreno su cui si semina andrà prima concimato con dello stallatico.
Il suo nome deriva da cimice per l'odore che emana, simile ad un insetto.
Uso: se ne consumano sia le foglie che i frutti essiccati dal sapore nocciolato con un retrogusto d'agrume. L'impiego delle foglie ( fresche o essiccate) diffuso soprattutto nella cucina Indiana e Sudamericana, investe numerose pietanze di carne e pesce nonché Prodotti da forno come biscotti e liquori come il gin. I suoi semi costituiscono un ingrediente del curry. In Thailandia si usano anche le radici per un tipico condimento. Importante: con l'essiccazione scompare l'odore pungente delle foglie.
Essiccazione: In mazzi, raccolti al mattino, e posizionati all'ombra. I frutti si separano dai rametti tramite battitura e si conservano interi in vasetti. E' importante macinarli al momento per mantenere intatto l'aroma.
Proprietà del Coriandolo: aiuta la digestione e contrasta il gonfiore. In infuso è considerato un aiuto contro il mal di testa. L'olio essenziale che se ne ricava contiene flavonoidi e steroli, ha proprietà antibatteriche e viene usato per aromatizzare cosmetici e in bagni defatiganti.
Coltivazione
E' una pianta rustica e annuale con un'altezza massima di 60 cm con fogliame ad ombrello. Fiorisce in piccole inflorescenze bianche in estate e autunno. E' facile da coltivare anche in vaso, sul proprio terrazzo.
-Posizione: ama il sole, ma regge il freddo. Necessita di un terreno drenato. Si pianta a primavera inoltrata.
Va annaffiato regolarmente. Se si pone in semiombra produrrà un fogliame più ricco, viceversa al sole abbonderà di semi. Necessita comunque di qualche raggio di sole diretto quotidiano. Il terreno su cui si semina andrà prima concimato con dello stallatico.
- Raccolta: il periodo migliore, quando le foglie sono al massimo del loro sapore, è l'autunno.
- Trucco: se mettiamo il coriandolo vicino all'anice quest'ultimo ne trarrà grande giovamento.
- Nella storia: il nome deriva dal fatto che i semi venivano ricoperti da zucchero colorato e usati appunto come coriandoli. Pestato con sale e aceto il coriandolo veniva utilizzato come conservante per i cibi.
lunedì 3 marzo 2014
Prime fioriture di primavera
Alcuni sbocciano alla fine dell'inverno anticipando la primavera. Altri la accompagnano, risvegliandosi ai primi soli. Ecco un elenco delle "primizie" che ci aspettano in giardino.
Siamo ancora in inverno e un posto speciale lo occupano le camelie: bellissime e lussureggianti come le migliori fioriture estive.
Arriva poi la volta dei crocus, delle primule, delle viole e delle violette, seguite dalla Mimosa e dalla Forsythia dai bei rametti gialli.
Tocca poi alle bulbose: tulipano, giacinto, narciso, con ciliegi e cotogni ornamentali dalle belle e precoci fioriture. Magnolia, Azalea, Photinia e Glicine completano il primo rush di fioriture.
Siamo ancora in inverno e un posto speciale lo occupano le camelie: bellissime e lussureggianti come le migliori fioriture estive.
Arriva poi la volta dei crocus, delle primule, delle viole e delle violette, seguite dalla Mimosa e dalla Forsythia dai bei rametti gialli.
Tocca poi alle bulbose: tulipano, giacinto, narciso, con ciliegi e cotogni ornamentali dalle belle e precoci fioriture. Magnolia, Azalea, Photinia e Glicine completano il primo rush di fioriture.
mercoledì 12 febbraio 2014
Coltivare arbusti profumati per casa e giardino Viburnum Dawn
Entrare in casa e assaporare un gradevole aroma di giardino. Ci sono piante naturalmente profumate in grado di allietare anche gli interni coi propri rametti fioriti. E' il caso del Viburnum Dawn x bodnantense dalle piccole infiorescenze rosa che emanano un'intensa fragranza.
Fiorisce alla fine dell'inverno, tra febbraio e marzo, ed ha foglie decidue. Raggiunge i 3 mt di altezza ( due di larghezza) e ha un portamento elegante e rigoglioso. I fiori, sono raccolti in piccoli mazzi dal diametro di 6 cm. E' una pianta rustica dalla facile coltivazione.
Va piantata in pieno sole, ma regge anche le basse temperature, fino a 20 gradi sotto lo zero. Ama i terreni drenati, ma non aridi e non necessita di un substrato eccessivamente fertile. Può essere rinnovata di tanto in tanto tagliando i rami più vecchi. Se si vuole contenerne la crescita va potata dopo la fioritura.
Curiosità: si tratta di un incrocio realizzato nel 1935 nel Galles, a Bodnant.
Una varietà di Viburnum x bodanantense dai fiori rosa schietto è il Charles Lamont. Un'altra, dal fiore bianco rosato, è il Deben.
Fiorisce alla fine dell'inverno, tra febbraio e marzo, ed ha foglie decidue. Raggiunge i 3 mt di altezza ( due di larghezza) e ha un portamento elegante e rigoglioso. I fiori, sono raccolti in piccoli mazzi dal diametro di 6 cm. E' una pianta rustica dalla facile coltivazione.
Va piantata in pieno sole, ma regge anche le basse temperature, fino a 20 gradi sotto lo zero. Ama i terreni drenati, ma non aridi e non necessita di un substrato eccessivamente fertile. Può essere rinnovata di tanto in tanto tagliando i rami più vecchi. Se si vuole contenerne la crescita va potata dopo la fioritura.
Curiosità: si tratta di un incrocio realizzato nel 1935 nel Galles, a Bodnant.
Una varietà di Viburnum x bodanantense dai fiori rosa schietto è il Charles Lamont. Un'altra, dal fiore bianco rosato, è il Deben.
sabato 8 febbraio 2014
Il giardino di febbraio, lavori e potature
Il tempo migliora e le temperature si alzano. Febbraio è il mese giusto per riordinare il giardino in vista della primavera. La prima operazione da fare è un controllo generale dello stato delle piante. Vento, neve e pioggia infatti possono avere spezzato o piegato rami e rametti. Bisognerà quindi rimuovere quelli piegati e sistemare le spezzature con un taglio regolare avendo cura di coprire i monconi con del mastice in modo da proteggerli da acqua, ghiaccio e attacchi batterici. Bisognerà poi rimuovere lo strato di foglie morte che tendono ad accumularsi negli angoli o nelle canalette.
Per le potature bisognerà concentrarsi solo su quelle piante che fioriscono a primavera inoltrata, come le rose ( non tutti i tipi) tagliando i rami nuovi ( vale a dire quelli cresciuti l'anno precedente). Quelle che fioriscono precocemente lo fanno in genere sui rami nuovi e quindi per avere rigogliose fioriture non vanno toccate.
Per le potature bisognerà concentrarsi solo su quelle piante che fioriscono a primavera inoltrata, come le rose ( non tutti i tipi) tagliando i rami nuovi ( vale a dire quelli cresciuti l'anno precedente). Quelle che fioriscono precocemente lo fanno in genere sui rami nuovi e quindi per avere rigogliose fioriture non vanno toccate.
giovedì 6 febbraio 2014
Dimagrire col Caffè verde caratteristiche, proprietà e mitologie
Anzitutto che cos'è? Nient'altro che caffè Arabica crudo, non tostato.
Sulle sue proprietà si sanno tre cose:
2)Ha molti Polifenoli (antiossidanti e antiinfiammatori)
3) ha un alto contenuto di acido Clorogenico che pare aiuti il metabolismo dei grassi e degli zuccheri
Se poi quest'ultimo sia in grado di garantire un rapido dimagrimento resta dibattuto. Di sicuro c'è una propaganda commerciale volta a spacciarlo come integratore dietetico eccezionale, ma le prove purtroppo mancano. Quindi nel dubbio, giusto provarlo, ma senza esagerare.
venerdì 31 gennaio 2014
Ortaggi nuovi: i pomodori viola tra Ogm e Sun Black
Potrebbero arrivare presto sul mercato due nuovi tipi di pomodori dal colore sorprendentemente viola. Frutto di due distinte ricerche, Ogm una, tradizionale l'altra, ma con uno scopo simile: produrre un pomodoro ricco di antociani, i famosi antiossidanti dei mirtilli.
Pomodoro viola Ogm: è un progetto europeo, ma realizzato in Canada dove sugli Ogm la ricerca è meno severa. E' viola sia nella buccia che nella polpa. Ed è stato realizzato innestando su un pomodoro i geni di un dente di leone. Dovrebbe essere commercializzato tra due anni.
Pomodoro Sun Black: non Ogm è stato messo a punto in Italia selezionando specie selvatiche. Ad essere viola (molto scuro, quasi nero) è solo la buccia ed è lì che si trovano gli antociani. e' stato sviluppato da quattro università e sono in corso delle trattative per la sua commercializzazione.
Pomodoro viola Ogm: è un progetto europeo, ma realizzato in Canada dove sugli Ogm la ricerca è meno severa. E' viola sia nella buccia che nella polpa. Ed è stato realizzato innestando su un pomodoro i geni di un dente di leone. Dovrebbe essere commercializzato tra due anni.
Pomodoro Sun Black: non Ogm è stato messo a punto in Italia selezionando specie selvatiche. Ad essere viola (molto scuro, quasi nero) è solo la buccia ed è lì che si trovano gli antociani. e' stato sviluppato da quattro università e sono in corso delle trattative per la sua commercializzazione.
martedì 28 gennaio 2014
Frutta e verdura di stagione a gennaio
Tante spremute di arance fresche, e merende a base di vitamina C con il Kiwi. Gennaio, mese invernale per eccellenza, vede il trionfo della frutta arancione, come i mandarini che si lasciano sgranocchiare sempre volentieri, insieme ad agrumi più ricercati come il pompelmo. Ma questo è anche il momento adatto per gustare banane di stagione. Senza tralasciare le immancabili mele, di stagione tutto l'anno grazie alla loro naturale capacità di conservarsi dopo la raccolta autunnale.
F |
V
| Zucche | Cime di Rapa | |
R | Banane |
E
| Bietole | Finocchi |
U | Kiwi |
R
| Broccoli | Patate |
T | Mele |
D
| Carciofi | Porri |
T | Mandarini |
U
| Cardi | Radicchio |
A | pere |
R
|
Cavolfiore/Cavoli
| Sedano |
Pompelmo |
A
| Carote | Spinaci/Rape | |
Cicorie | Lattuga invernale |
venerdì 17 gennaio 2014
Arredare il terrazzo con una mini serra
Se d'inverno il balcone rischia di diventare triste e spoglio il rimedio c'è. Una mini serra, magari colorata, capace di proteggere le piante dal gelo e vivacizzare lo spazio. Ne esistono di tante misure e forme da scegliere in base alla conformazione del terrazzo.
Sono belle quelle verticali a casetta, come nella prima foto, magari lasciate color legno abbinate a alberi quasi a creare una casetta nel bosco oppure quelle classiche in ferro orizzontali con un tocco di colore in più. O, ancora, la versione a tubo da coltivazione, ma in miniatura.
Sono belle quelle verticali a casetta, come nella prima foto, magari lasciate color legno abbinate a alberi quasi a creare una casetta nel bosco oppure quelle classiche in ferro orizzontali con un tocco di colore in più. O, ancora, la versione a tubo da coltivazione, ma in miniatura.
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