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venerdì 5 aprile 2013

Giardini di una volta, begli uomini


Alti fusti impettiti - fino a 75cm- dall'andamento fiero. Un tempo questi "begli uomini" erano a guardia di quasi tutti i giardini, bordavano le aiuole e tracciavano i confini. Oggi è bello ospitarli nel nostro verde, sono fiori dal fascino tradizionale.


Caratteristiche:
Il nome esatto di questo fiore proveniente dal sud est asiatico è Impatiens Balsamina, ha foglie verde scuro lanceolate e fiori doppi o semplici dalle svariate colorazioni. 
Semina: a marzo in serra, da aprile all'esterno in un luogo soleggiato e luminoso provvedendo durante la fioritura a ricche concimazioni e annaffiature. Il concime migliore è quello liquido, da somministrare un paio di volte al mese. Si coltiva in genere come annuale.

mercoledì 8 agosto 2012

Giardini di una volta, la Celosia

Spighe color magenta su foglie lanceolate verde scuro. La Celosia Caracas è una delle 60 varietà di questa pianta appartenente alla famiglia delle amaranaceae. Originaria  dalle zone tropicali, non tollera il freddo e pur essendo perenne è coltivata come annuale. Fiorisce da maggio a dicembre e produce semi che possono essere piantati l'anno successivo. Ama il sole e il caldo sopra i 20 gradi. Non sopporta, invece, i ristagni d'acqua. I suoi fiori, se  essiccati, mantengono  il colore originario, permettendoci di portare un frammento d'estate anche nei mesi invernali.
(Nella foto le spighe stanno ormai sfiorendo, ma anche questa doppia cromia, con lo scolorare del magenta nel crema non è sgradevole, anzi, sa di antico)

mercoledì 11 luglio 2012

Giardini di una volta, la bella di notte

La leggenda vuole che sia stata la luna a farla sbocciare col buio,  affinché nelle caldi notte d'estate anche le lucciole potessero finalmente posarsi su un fiore. La Mirabilis Jalapa è una pianta coltivata fin dalla metà del '500 e importata dal Perù. Nei giardini di un tempo era molto comune, oggi resta relegata in qualche aiuola, ma varrebbe la pena rsicoprirla. Il suo fogliame verde e rigoglioso spezzato da fiorellini a trombetta - gialli, bianchi, rossi o screziati, anche se il contrasto più felice è forse quello verde-magenta - colmano fastosamente grandi vasi e conche.
(nella foto un vaso piantato la scorsa primavera. L'ho fotografato di notte con il flash)
I fiori  cristallizzati di giorno a perenni boccioli infondono un'idea di freschezza. E il loro schiudersi nottetempo diffonde un alone di mistero.
Come coltivarla: va esposta in pieno sole e  annaffiata spesso senza inzuppare la terra (quando si versa l'acqua, il terriccio deve essere asciutto). Il concime? Una volta ogni due settimane, liquido universale per fiori. In autunno si possono raccogliere i semi neri - si vedono bene spuntare sotto i fiori appassiti- che andranno piantati a primavera tra marzo e aprile, a seconda dei climi.

Vedi anche LA FUCSIA

venerdì 29 giugno 2012

Giardini di una volta: la fucsia


Riscoperta negli ultimi anni, la fucsia era una protagonista dei giardini di un tempo. Con le sue cascate di fiori multicolori, che paiono ballerine vestite di tutù,  è tornata ad abbellire aiuole, bordure e conche.
E' una pianta perenne a foglia caduca che nelle zone più miti può essere coltivata in terra. Sensibile al caldo e al freddo, non tollera le gelate né l'eccessiva esposizione al sole.  L'ideale è posizionarla in semi ombra. Se coltivata in vaso va ritirata in inverno.

Acqua: annaffiare frequentemente, a piccole dosi, evitando ristagni. Concime: ottimo quello liquido universale, almeno una volta al mese. Pulizia e rinvaso: a inizio primavera - marzo-  è bene rinvasare e dare una  spuntatina ai rami lasciando su ognuno 5 getti  avendo cura di rimuovere  quelli secchi e danneggiati. Durante l'estate è bene togliere via via i fiori sciupati.
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- LA BELLA DI NOTTE

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