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venerdì 28 ottobre 2016

Frutti antichi, Coltivare la mela renetta rugginosa

Tra le varietà di mele antiche che si possono coltivare, la Mela Renetta Rugginosa, in foto, può rivelarsi un'ottima scelta. Il sofisticato colore tabacco della buccia, la rende un frutto particolarmente elegante che ci permetterà di comporre un cestino di frutta molto raffinato. Ma la particolarità di questo frutto non si ferma all'apparenza, la polpa ha un sapore particolare che ricorda un po' anche le noti dolci della pera. La polpa invece è compatta e succosa. Si tratta di un frutto antico quindi estremamente rustico e di facile coltivazione. Si raccoglie ad ottobre e si conserva per lungo tempo.
Da non confondere con un'altra varietà antica tipica della toscana ovvero la Mela Rugginosa della Valdichiana la cui buccia gialla è screziata.

mercoledì 2 dicembre 2015

Ecco la zucca dei Flinstone: coltivata una zucca archeologica

Si chiama Gete-okosomin ed è la zucca più antica del mondo. I suoi semi sono stati trovati dagli archeologi sigillati in un vasetto di argilla in uno scavo della Menominee Reservation, in Wisconsin.
Ad aver avuto l'idea di piantare i semi sono stati alcuni studenti della

Canadian Mennonite University di Winnipeg a cui erano stati donati  dall'American Indian Center. Il risultato è stato sorprendente: una zucca ormai estinta dal bel color arancio acceso striato  e dalla forma allungata. Il prossimo obiettivo? Continuare a coltivare la zucca ed evitarne una nuova estinzione.

sabato 6 settembre 2014

Coltivare frutti antichi la Mela Limone di Casina e la Mela Limoncella

Averle nel proprio frutteto significa rievocare la tradizione, e prolungare l'esistenza di frutti rari, quasi scomparsi, recuperati da quelle poche  piante sopravvissute nei  vecchi giardini abbandonati o nei frutteti conventuali.

Mela Limone di Casina

Il nome deriva dalla zone in cui questa antica varietà di mela è stata ritrovata, in provincia di Reggio Emilia da Maioli.  Ha un sapore leggermente acidulo e una polpa molto croccante.  Si raccoglie in ottobre e si conserva per buona parte dell'inverno. E' ottima per preparare squisite mele cotte o torte. Da non confondere con la Mela limoncella, simile ma di pezzatura minore.

Mela Limoncella

Mela tipica del centro e del sud Italia è ancora presente in Abruzzo e Campania. Ha una forma
allungata ed è di piccola pezzatura. Molto rustica si adatta a zone con terreni inospitali e resiste alle gelate di primavera poiché fiorisce a stagione avanzata.
Ha una buccia gialla lentigginosa assai fragrante con una polpa acidula e  croccantina. Si conserva a lungo, fino a marzo. Ottima per la coltivazione in una zona collinare e di montagna.

venerdì 29 agosto 2014

Ortaggi rossi: la cipolla rossa di Acquaviva

Acquaviva delle Fonti è un piccolo paese in provincia di Bari dove da tempo immemore si coltiva un'antica cipolla rossa violacea dal caratteristico aspetto a forma di disco. Il suo sapore si trova celebrato in antichi testi dove se ne esalta il gusto dovuto alla fertilità del terreno, ricco in potassio, e alla disponibilità di acqua dolce. E proprio la dolcezza di questa cipolla l'ha resa celebre fin dall'800.
Si  nei terreni che circondano il Comune nel mese di  settembre ed è raccolta in estate tra luglio e agosto. La lavorazione della terra segue l'antica tradizione consentendo
che questo prodotto diventasse presidio Slow Food.

giovedì 17 luglio 2014

Zucchine gialle coltivazione veneta

Non sono una novità, ma un prodotto tradizionale dell'agricoltura veneta, sempre meno reperibile sul mercato. Si tratta delle zucchine gialle dallo splendido color oro della buccia e dai fiori di un arancione più intenso. Hanno un spaore caratteristico più dolce e delicato delle cugine verdi che le porta ad essere ottime per la preparazione di risotti, ma il loro utilizzo in cucina va dagli antipasti al dolce. Unico neo: sono un po' spinose quindi meno gestibili nei punti vendita.
Ecco una busta di semi per chi volesse cimentarsi alla coltivazione di questa cucurbita.

martedì 17 giugno 2014

Ciliegie gialle: coltivare il Durone giallo di Cuneo e Moscatella gialla

Ricche di vitamina A e C nonché di fosforo, potassio, e levulosio le ciliegie sono il simbolo stesso della primavera.
Rallegrano le tavole coi loro frutti dissetanti e saporiti e col loro colore invitante.
Tra le tante varietà che si trovano sul commercio, o che possiamo coltivare almeno un paio sono inusuali, per colore (giallo) o per forma (a cuore).

Coltivazione: il loro colore inganna gli uccelli che le percepiscono come acerbe ed è dunque un vantaggio per la nostra raccolta. Si coltivano come qualsiasi altra varietà, ma la  resistenza delle loro piante le rende più semplici da gestire.  Eccole in dettaglio:


Durone giallo di Cuneo 
E' una varietà molto rustica e resistente di medie dimensioni. Matura alla fine di giugno. si consuma fresca grazie al suo squisito sapore. Ottima anche da sciroppare. (In foto a destra)

                                       Moscatella gialla
Coltivata dai Medici fin dal Rinascimento si riconosce per la buccia lucente dal giallo chiaro al giallo intenso della maturazione.  Nonché per il sapore dal retrogusto moscato.  In Umbria viene chiamata ciliegia Limona.  E' di pezzatura media e forma irregolare con una polpa soda e un sapore legegrmente aspro se raccolta a media maturazione.  Matura nella prima metà di luglio. (In foto a sinistra)

venerdì 22 novembre 2013

Frutti antichi, coltivare il pero corvino

Piccole pere nere, simili a bacche, dal sapore di fico. Il pero corvino è una albero antico, sempre più raro. 
Si riconosce dalle piccole foglie ovali, dentate, e dalla posizione: cresce laddove le altre piante da frutto si arrendono.
Rustico e robusto, cresce sui terreni calcarei facendosi strada tra le fessure delle  rocce. Raggiunge un'altezza massima di 3 mt ed è il primo a fiorire ad aprile. Ha un portamento ad albero, sovente a cespuglio, e i rami flessuosi resistono allo spirare del vento. Il suo nome scientifico è Amelanchier ovalis medicus, appartiene alla famiglia delle Rosacee. I frutti, pronti a settembre, restano sui rami per tutto l'inverno cadendo poi a primavera. A luglio quando cominciano a far capolino tra il fogliame,  sono di colore rosso che diventa  blu scuro fin quasi al nero a maturazione avvenuta. Sono piccolissimi, la loro lunghezza non supera il centimetro.
Si adatta bene al giardino anche come pianta da confine dove sarà in grado di attrarre gli uccelli offrendogli un pasto prelibato durante l'inverno. In autunno, le foglie decidue si coloreranno di rosso.
Coltivazione: Necessità  di un'esposizione in pieno sole. Non ha bisogno di annaffiature, salvo nei periodi di grande siccità. Il terreno alla base del fusto  non va lavorato per evitare di rovinare l'apparato radicale che resta in superficie. sarà invece opportuno stendervi del concime in autunno e a primavera.

Attenzione: Non va confuso con L'Amelandier canadiensis che spesso viene  venduto come pero corvino. E' un albero simile, ma è originario del nord America e ha un portamento più importante raggiungendo i 10 mt di altezza. 

sabato 21 settembre 2013

In campagna a caccia di pere selvatiche

Di questi tempi fare un'escursione in campagna può essere davvero gratificante. Non solo per la bellezza dei paesaggi,  ma anche perché la natura è ora in grado di offrire  una grande varietà di frutti spontanei che ci spingeranno a cimentarsi in impreviste raccolte. Al punto che uscendo di casa è d'obbligo portarsi un cestino o una piccola borsa.
Ecco il risultato di una passeggiata tra le montagne.

Perine selvatiche



Dall'aspetto minuscolo queste perine tonde crescono spontanee nei boschi. Lungo un sentiero ho scovato un albero di quasi 2 metri, carico di frutti. A sinistra: una foto della chioma frondosa dalla quale spuntano i frutti. A destra un'immagine di alcune pere cadute sul sentiero: è grazie a loro che è stato possibile scovare l'albero nei dintorni.





Poco più in là, un altro albero selvatico con pere un poco più grandi (ma sempre molto piccole) e dalla forma leggermente allungata. Nella foto a fianco se ne può vedere un esemplare riposto nel cesto insieme a quelle tonde: la differenza è lampante.

Infine, nei pressi di una casa abbandonata e ormai diruta un vecchio albero di pere domestiche, cresciuto in altezza come raramente se ne vedono. Bisognoso di una bella potatura, ma con tanti frutti.




mercoledì 28 agosto 2013

Frutti d'autunno riscoperti: il fico Rosa di Pestici e il Saverio

Una piccola pera rosa dall'aspetto vellutato che si schiude rivelando una polpa dolce color cardinale con una punta acidula nel retrogusto. Il Fico Rosa di Pestici è stato riselezionato a ritroso
dall'azienda agricola Fratelli Ancona che per ritrovare il geoplasma del frutto ha condotto una ricerca a tutto campo, seguendone le tracce anche oltre il Metapontino. La produzione resta ad oggi di nicchia, con 1.300 piante in grado di solleticare l'interesse dei mercati esteri, soprattutto quello tedesco, ma di fornire frutti per un periodo di tempo limitato, da inizio agosto ai primi di settembre.

Un' altra varietà riscoperta dall'azienda Ancona è quella Saverio dal nome del proprietario del terreno nel quale l'antica pianta di fico è stata rinvenuta.
Il colorito della buccia varia a seconda dell'esposizione al sole che fa declinare il verde verso il violetto. La maturazione va da agosto alla fine di ottobre e le 10mila piante coltivate sono capaci di fornire ciascuna 80 kg di prodotto, 20 kg in più rispetto a quello Rosa.

Link: Fico Melanzana

Link: Coltivare un fico nano in vaso

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