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mercoledì 2 dicembre 2015

Ecco la zucca dei Flinstone: coltivata una zucca archeologica

Si chiama Gete-okosomin ed è la zucca più antica del mondo. I suoi semi sono stati trovati dagli archeologi sigillati in un vasetto di argilla in uno scavo della Menominee Reservation, in Wisconsin.
Ad aver avuto l'idea di piantare i semi sono stati alcuni studenti della

Canadian Mennonite University di Winnipeg a cui erano stati donati  dall'American Indian Center. Il risultato è stato sorprendente: una zucca ormai estinta dal bel color arancio acceso striato  e dalla forma allungata. Il prossimo obiettivo? Continuare a coltivare la zucca ed evitarne una nuova estinzione.

sabato 27 giugno 2015

Plantoide, ora la pianta e' robot

Finalmente anche gli umanoidi avranno il loro giardino. Arrivano infatti i Plantoid, piante robot in grado di svilupparsi come organismi.  Al posto delle radici, vere e proprie sonde capaci di crescere e diramarsi nel terreno. Lo scopo? Raccogliere informazioni sule qualita' chimiche del suolo e valutarne lo stato di inquinamento.  Il progetto e' stato sviluppato dall'Istituto Italiano  di Tecnologia di Genova.
Il  Plantoide -  dalla schematica forma di albero- sarà costituito da un apice radicale munito di sensori, attuatori e unità di controllo, e da un tronco robotico, collegati meccanicamente tra loro da una struttura allungata. L’obiettivo del progetto è realizzare una rete di radici robotiche sensorizzate, che riproducano la capacità di esplorazione, di adattamento ambientale e di coordinazione tipica dei vegetali, e forniscano un modello di pianta artificiale equiparabile al mondo naturale anche in termini di efficienza energetica e di sostenibilità.

venerdì 5 giugno 2015

Giardino tecnologico, risparmiare acqua con un dispositivo smart

Si chiama GreenIq ed e' un dischetto che contiene al suo interno una vera e propria centralina in grado di controllare il livello di umidita' del terreno in giardino.

La novita' rispetto agli annaffiatori automatici e' la possibilita' di suddividere il terreno in sei zone stabilendone le rispettive necessita'. Il dispositivo si integra con le previsioni meteo e fornisce dati via app.

E' compatibile sia con Android , iOs e Windows. La promessa? Risparmiare fino al 50% dell'acqua per le irrigazioni, con una spesa iniziale di 250 dollari.


lunedì 1 settembre 2014

Scoperta una nuova orchidea

Giallo zolfo è  il colore di una nuova specie di orchidea scoperta nel Parco Naturale di Otranto da due studiosi salentini. Roberto Gennaio e Piero Medagli.
La nuova specie, ibrido di due orchidee spontanee ( Ophrys corsica e Ophrys lutea)  è stata battezzata Ophrys x sulphurea.
Molto simile alle due specie originarie, si distingue per la forma a sigaro e per i lobi incurvati a toccarsi.
In foto l'esemplare ritratto dallo scopritore ed esperto Roberto Gennaio.



mercoledì 4 settembre 2013

Ecco i green wall, i giardini pensili da parete


Dopo i giardini pensili sul tetto, la nuova tendenza a New York  è quella di realizzare spazi verdi verticali, da parete, i cosiddetti green wall. Se qualche tempo fa sembravano una novità, oggi i progetti urbani si moltiplicano, dagli Usa fino in Europa. Eccone due che mostrano le potenzialità (non solo estetiche) dei giardini da facciata. 

Un esempio è quello dello Sheraton di Denver che in occasione dell'annuale conferenza sul giardinaggio ha deciso di far realizzare una parete verde col proprio logo da Jordi Serramia Ruiz, un nome in fatto di giardini verticali. Punti di forza? Le piante sono state scelte tenendo conto del clima e  preferendo quelle a bassa manutenzione e hanno trasformato il logo verde in un punto di attrazione dell'hotel. 
A Londra è, invece, stata da poco  inaugurata  la parete verde più grande della city su un'intera facciata - 350 mq di superficie e 21 mt di altezza-  del Rubens at The Palace Hotel. Per realizzarla ci sono volute 10 mila piante e 16 mila tonnellate di terra.


A progettarla è stato Gary Grant di Green Roof Consultancy, con un obiettivo ambizioso: riuscire a ridurre le inondazioni che colpiscono il quartiere Victoria. Il progetto prevede un sistema di irrigazione che sfrutta l'acqua piovana con enormi serbatoi di raccolta in grado di accumularne fino a 10mila litri. Non solo. Gli altri  effetti positivi promessi dalla parete- sulla cui superficie sbocceranno oltre 20 specie vegetali tra cui crochi, ranuncoli e fragole- sono il miglioramento dell'aria grazie alla capacità del verde di trattenere le  polveri sottili e metabolizzare l'anidride carbonica, l'isolamento termico e acustico.

lunedì 19 agosto 2013

Piante anti-inquinamento, gli iperaccumulatori che assorbono i metalli

Da non confondere con la fitodepurazione delle acque che avviene tramite microrganismi, a cui le piante non fanno altro che fornire l'habitat in cui proliferare, la scienza sta studiando una nuova frontiera per la decontaminazione dei suoli. 

Ovvero la capacità di alcune specie vegetali di assorbire e trattenere al loro interno alcuni tipi di metallo. Si chiamano iperaccumulatori e spesso sono piante piuttosto comuni.

Ecco alcuni esempi:
  • Alysso può trattenere fino all'1% di nickel, duecento volte la dose letale per altre piante.
  • Thlaspi caerulescens - una specie di cavolo selvatica, attualmente la più studiata in laboratorio per la sua capacità di crescere in ambiente chiuso- trattiene nickel cadmio e zinco 
  • Acacie ed Eucalipti catturano lo zinco. Un esperimento è in corso per bonificare un'area di Crotone

Le applicazioni future di questa ricerca spaziano dal campo alimentare dove si potrebbero colmare carenze, alla bonificazione dei suoli, fino ad un metodo innovativo di estrazione dei metalli.

domenica 11 agosto 2013

SyntoDefense, il telo antizanzara da mettere sul tetto

D'accordo, per sconfiggere le zanzare avete fatto di tutto: tolto i sottovasi, piantato gerani, citronella,  eliminato ogni recipiente d'acqua dal giardino. Eppure eccole lì, come ogni anno, quasi invincibili.
In effetti potreste esservi dimenticati del tetto. E' lì, sotto le tegole, infatti,  che le zanzare si rifugiano e depongono le uova indisturbate, al riparo da sguardi indiscreti e da molesti anti-zanzara. Da quest'anno  a rovinargli la festa c'è un telo realizzato da Butiver che applica in campo edile un prodotto sviluppato col patrocinio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e del'Unicef, interessati alla realizzazione di indumenti anti-malaria.
Il tessuto, ribattezzato SyntoDefense,  promette di scacciare questi fastidiosi insetti grazie all'additivo repellente di cui sono intrisi i suoi tre strati. Per installarlo però bisogna rimuovere le tegole perché è lì sotto che va posato.

Traspirante, ma impermeabile, il telo  è studiato per tetti ventilati ai quali garantisce anche una protezione meccanica. A stare alla larga non saranno solo le zanzare ma tutti gli insetti e gli uccelli, come i piccioni.

venerdì 9 agosto 2013

Ecco i bus antismog, al posto del tetto un giardino

Un bus anti-inquinamento in grado di riassorbire le proprie immissioni di anidride carbonica grazie a un giardino sul tetto.
L'idea è venuta  in Spagna a Marc Granen che ha ribattezzato la sua creazione Phytokinetik. E in Catalogna, a Girona sono già in funzione per i turisti.

"Se è difficile trovare spazi per rinfoltire il verde urbano di cui c'è estremo bisogno - ha spiegato l'inventore - allora possiamo sfruttare gli spazi esistenti".
Sul tetto dell'autobus ad esempio si possono piantare fiori, erba e persino piccoli arbusti. La manutenzione? Semplicissima. Non c'è nemmeno bisogno di innaffiare. Ad essere sfruttata  è la condensazione dei condizionatori del bus.

Un esperimento simile era già stato fatto a New York col prototipo del  Bus Roots di Marco Castro con un tetto ricoperto di piante grasse (quello in foto).

mercoledì 31 luglio 2013

Serre ecosostenibili, le più ecologiche sono geotermiche


Serre riscaldate grazie al calore della terra, per tutto l'anno, ad una temperatura costante. E' l'iniziativa di Enel Green Power che consente di utilizzare in agricoltura il calore sprigionato dal vapore. Una tecnologia  che al momento riguarda 40 mila mq di serre toscane - Radicondoli (Siena), Lago Boraficero (Grosseto) e  Castelnuovo Val di Cecina (Pisa)gestite dalla cooperativa sociale Parvus Flos. Ma ci sono anche interi comuni riscaldati in questo modo, salumifici e caseifici.  Con ottimi risultati, qualitativi e quantitativi, soprattutto nella produzione di basilico con 60 tonnellate prodotte in un anno e 50 mila vasi. Non solo, all'attivo ci sono anche gerani (220 mila) e stelle di Natale (50mila).





martedì 16 luglio 2013

Api robot, salveranno il mondo?

Dodici anni di studi sono bastati per creare piccoli robot volanti, simili a mosche. E  ora i ricercatori dell'Università di Harvard hanno annunciato il decollo dei loro insetti meccanici, ribattezzati RoboBee "api robot" : 80 milligrammi di titanio e plastica  della dimensione di un unghia. Se il capo del progetto, il professor Robert Wood, resta cauto nell'immaginarne le applicazioni future, una di queste potrebbe essere la meccanicizzazione dei processi di impollinazione messa a rischio dalla moria di api  che nell'ultimo decennio ha colpito il pianeta a livello globale. Un'"epidemia" che ammoniva Einstain potrebbe distruggere l'ecosistema, portando alla scomparsa  del genere umano. - "Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra-  ipotizzava il fisico tedesco- all'uomo non resterebbero più di quattro anni di vita".

Non tutti però salutano con entusiasmo il progetto, molti obiettano che la soluzione al problema dovrebbe dirigersi verso la  salvaguardia delle api e non verso la loro sostituzione, attuando una progressiva riduzione dei fattori di rischio, come pesticidi, variazioni climatiche e colture Ogm.  Ma anche in questo caso  i microrobot potrebbero essere utili: consentendo progressi nello studio degli alveari e diventandone alleati per la sopravvivenza.Non solo, per questi gioielli della tecnologia potrebbero esserci  anche implementazioni militari.

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