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venerdì 27 novembre 2015

Tisane al naturale: una foglia di alloro contro la gastrite

Soffrite di gastrite? Se vi piacciono le tisane, ma quelle in commercio vi sembrano troppo zuccherose, provate questa, naturale al 100%.

Raccogliete un mazzetto di foglie di alloro (Attenzione a non confonderlo col Lauro che è velenoso), fatele essiccare e conservatele al buio in un luogo asciutto. Avrete così a disposizione un'ottimo ingrediente per preparare tisane aromatiche e delicate.

Non vi resta che portare ad ebollizione una tazza d'acqua e immergervi una singola foglia di alloro: l'aroma prima, il sapore dopo vi conquisteranno.

lunedì 13 agosto 2012

Piante selvatiche, l'antico Sambuco

Pianta comune ed antichissima, il sambuco, nella sua versione nera, - Sambucus nigra- è usato anche come pianta decorativa nei giardini per i suoi fiori bianchi a finto ombrello e i  frutti dal bel colore nero-violaceo.  In medicina  erboristica si utilizzano entrambi ed  anche la corteccia interna.
Contengono vitamina C, mucillaggine, un olio essenziale e il nitrato di potassio, ma vanno essiccati prima dell'uso.  I fiori riposti nelle cassette di mele le aiutano a conservarsi   e dai frutti si ricava una tipica marmellata. Il Sambuco ha proprietà curative per  bronchite, cistite, arteriosclerosi e stitichezza.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

martedì 24 luglio 2012

Coltivare il Topinambur, un bel fiore dal tubero dietetico

Girando per le campagne o curiosando nei giardini ne avrete sicuramente  visto e apprezzato i fiori gialli. Ma a prima vista è difficile sospettare la presenza tra le sue radici di un tubero gustoso, dalla buccia brumita e dalle proprietà dietetiche e diuretiche. Importato in Europa, dopo la scoperta dell'America, il Topinambur - Helianthus Tuberosus- è coltivato a fini alimentari fin dal '500. Pianta perenne, resistente al freddo è divenuta spontanea anche in Italia.  Simile ad una patata, irregolare nell'aspetto, ha un gusto che  alla lontana ricorda quello del  carciofo. Rispetto alla patata, alla quale somiglia anche per la polpa bianca,  ha un indice glicemico più basso - 50 a 70-  è ricco di vitamine A e B,  Ferro e contiene una fibra solubile -l'Inulina - in grado di aiutare la digestione. Si può cucinare come una comune patata, lessa al forno, arrosto o fritta.

lunedì 18 giugno 2012

Selvatiche commestibili, la malva

Per i pitagorici era una pianta sacra, capace di avvicinare l'uomo agli dei liberandolo dalle passioni. Da semplice ortaggio a pianta omnimorbia, la malva accompagna la storia alimentare greco-latina. Un tempo se ne ingerivano i germogli, ma era apprezzata anche come pianta decorativa. Cresce spontanea nelle campagne prediligendo i terreni ricchi di azoto. Ha propietà calmanti e lassative. Chi l'ha in giardino sappia di possedere un piccolo tesoro: una piantina dal vivaio costa anche 5 euro.

giovedì 7 giugno 2012

Piante selvatiche, il papavero alias rosolaccio


Comuni nelle campagne, resi indimenticabili nelle impressioni en plain air di Monet, i papaveri, originari del mediterraneo orientale,sono arrivati in Europa insieme alle piantagioni di cereali, con le quali hanno vissuto in simbiosi fino all'introduzione dei diserbanti, killer implacabili che li hanno costretti in ritirata ai bordi dei campi.

In tisana se ne utilizzano i petali, in cucina  i semi, ricchi di vitamina E, proteine, grassi, calcio e managnese.  Sono ottimi, infatti, per la preparazione di dolci - strudel per esempio- ,  di pasticcini e biscotti. I semini neri, oltre ad essere decorativi, e gustosi, hanno  proprietà calmanti e il loro contenuto di calcio li rende alleati delle ossa.
*Infuso antirughe: 60 grammi di petali essiccati in 1 litro d'acqua bollente per una decina di minuti.


 Altri post: Selvatiche commestibili

mercoledì 6 giugno 2012

TRovati i primi funghi porcini

Ottimi per condire primi piatti o carni pregiate - es. filetto all'alpina-, i funghi porcini sono deliziosi anche al forno con uno spicchio d'aglio o fritti, in quest'ultimo caso è meglio che siano molto maturi, e non freschi, come quelli delle foto. Considerati i funghi per eccellenza, i porcini spuntano a primavera o in autunno nei boschi a foglia cedua- castagno, cerro, faggio-  a diverse altitudini, a seconda della stagione. In commercio se ne trovano, ma bisogna fare attenzione alla provenienza. Esistono zone, alcune delle quali in Romania, dove seppur copiosi  scontano ancora il passaggio della nube tossica, con una alta presenza di stronzio.

*Trovare i prugnoli*
*Selvatiche commestibili*

giovedì 24 maggio 2012

Piante selvatiche commestibili, l'acacia

Il  nome (Robinia) deriva dall'erborista Jean Robin che per primo, dall'America,  portò i semi in Europa. Grazie alle sue capacità di adattamento divenne poi una pianta infestante tanto che oggi è diffusa in tutte le campagne fino a 700 metri di altitudine. E' apprezzata perché capace di fortificare le scarpate con l'abbraccio delle sue radici. Il miele ricavato dai suoi fiori - liquido e trasparente- è tra i più gustosi. Ma sono soprattutto i fiori freschi, fritti o utilizzati per creare condimenti e sciroppi, a deliziare le tavole tardo primaverili.

*Strigoli           *Menta selvatica                * Polmonaria
*Cappero        *Trovare i prugnoli             *Cinquefoglio
*Melissa          * La cidercia                      *Fragoline di bosco
*Timo              * Dente di leone

mercoledì 16 maggio 2012

Piante selvatiche, il cinquefoglio

L'aprirsi dei  suoi petali segnala il sopraggiungere della pioggia. Il cinquefoglio - Potentilla reptans L. - è una piata infestante alle proprietà astringenti. Se ne utilizzano i rizomi e le radici, da essiccare lontane dal sole. Fiorisce dalla primavera fino all'autunno  ed è caratterizzata dal numero 5 dei suoi petali, delle foglie, dei sepali del calice. Non va confusa con la Tormentilla, simile ma a quattro petali.

SELVATICHE COMMESTIBILI
L'Acacia

martedì 1 maggio 2012

Trovare i funghi prugnoli

Li chiamano cerchi delle streghe, ma sarebbe meglio attribuirli alle fate  perché i funghi che vi si dispongono - prugnoli, alias funghi di S. giorgio alias Tricholoma Georgii - sono davvero squisiti.  Li si trova spesso sui campi, nelle radure vicino ai boschi cedui o nei  prati accanto a pruni e rose canine, sempre in posizioni soleggiate a partire dai primi tepori primaverili. La tradizione li lega a S. Giorgio e  vuole che inizino a spuntare a partire dal  23 aprile. Sono funghi relativamente piccoli di dimensioni, ma il loro cappello che assume le tonalità del panna e del camoscio, può raggiungere i 10 cm di diametro.
Il gambo è cilindrico e corto e la loro nascita può continuare per tutto il mese di giugno. E' un fungo apprezzato dagli intenditori, ma ancora sconosciuto ai più.
La conoscenza delle prugnolaie, custodita come un segreto familiare, viene tramandata di generazione in generazione consolidandosi nel tempo. Perchè la stagione di raccolta sia propizia  il prugnolo necessita di tre fattori: piogge abbondanti seguite da giornate soleggiate e temperature miti.
Il prugnolo non ha similari velenosi in primavera, potrebbe essere confuso solo con un fungho autunnale - entoloma lividum - che presenta lamelle ocra invece che panna.
Per chi si improvvisi cercatore di funghi, è buona norma verificarne sempre  la commestibilità  presso gli appositi uffici sanitari.

*Funghi porcini*

martedì 24 aprile 2012

Piante selvatiche aromatiche, il timo

Un aroma intenso e interessanti caratteristiche officinali - antisettiche e antispasmodiche - fanno di questo arbusto spontaneo e sempre verde  una riserva di gusto e di salute a portata di terrazzo.  Basti pensare che proprio grazie alle sue virtù officinali  il timo veniva utilizzato un tempo per conservare la carne e  come rimedio naturale per scacciare insetti e zanzare, bruciandone dei ramoscelli.
Oggi resta una pianta aromatica apprezzata, omnipresente sui  ricettari per insaporire piatti di pesce e zuppe.
I piccoli fiori rosa  iniziano a sboccare a maggio e terminano a metà estate. E' questo il momento più indicato per raccogliere ed eventualmente essiccare i rametti al sole, ma le foglioline possono essere sempre consumate fresche. Può raggiungere al massimo  20 cm di altezza, ama i terreni rocciosi e i climi asciutti. Una volta acquistata una piantina se ne possono ricavare  molte altre per talea. In ogni caso, è consigliabile di tanto in tanto  diradare il cespuglio in modo da stimolarne la crescita.

*Funghi prugnoli

giovedì 19 aprile 2012

Cappero, facile da coltivare bello da vedere

Ecco una  pianta facile da coltivare e assai generosa, capacace di regalare un doppio risultato: decorativo e culinario.  Il cappero -  alias Capparis spinosa - è un arbusto sempreverde dal portamento strisciante, molto adatto per riempire le zone più rocciose del nostro giardino, non ha bisogno di molto terreno e cresce perfettamente anche tra i muri. Pianta tipica della macchia mediterranea ama le zone calde e soleggiate senza temerne la siccità. Viceversa soffre il gelo e non è adatta per i climi eccessivamente rigidi.
Resistente a parassiti e batteri si propaga per talea garantendo un ottimo attecchimento,  assai più difficile, invece, riuscire a farlo nascere dai semi.

Il portamento è cespuglioso, con rami lunghi stricianti. I  fiori - bianchi dai riflessi violacei degli stami - sono molto apprezzati nei giardini per la loro bellezza.

In cucina si usano sia i boccioli  - i capperi propriamente detti - che i frutti  da conservare in salamoia, sott'olio o sotto aceto per aromatizzare le pietanze. Le radici, invece, vengono essiccate e utilizzare per la preparazione di decotti diuretici: un cucciaio di radice per 250 ml d'acqua, bollita per tre minuti.

SELVATICHE COMMESTIBILI
Melissa
Cidercia
Dente di leone (Tarassaco)
Menta
Strigoli
Timo
Funghi prugnoli
Acacia (Robinia)

sabato 14 aprile 2012

Piante selvatiche commestibili, la melissa

Facilmente riconoscibile dalle sue foglie aromatiche - che se strofinate diffondono un'aroma particolare, d'agrume-  la melissa è una pianta erbacea perenne che prospera nella mezz'ombra. Cresce spontanea o coltivata. Si può acquistare o prelevare dalla campagna trapiandandola in vaso o in giardino: basta raccogliere un frammento di radice, attecchisce facilmente. Anzi: andrà poi  tenuta a bada potandola di tanto in tanto - ad esempio a fine primavera -  perché rischia di essere infestante. Prima di acquistarne una piantina è meglio dare un'occhiata in giardino: non è escluso che ne siano nati da soli dei ciuffetti qua e là.  Le foglie si utilizzano sia fresche che essicccate al sole. E' indicata in genere per la preparazione di infusi antistress.

ALTRE SELVATICHE COMMESTIBILI

giovedì 5 aprile 2012

Menta selvatica

Questa è una pianta spontanea che val la pena di riconoscere girando per la campagna. Non è rara ed è facilmente riconoscibile dalle foglie dall'aroma caratteristico. Ottima per aromatizzare tè ed infusi si può anche prelevare in caspetti e piantare in giardino o in un vasetto. E' una pianta rustica e quindi attecchisce con facilità. 
ALTRE COMMESTIBILI:

sabato 31 marzo 2012

Piante selvatiche commestibili: dente di leone (tarassaco)

Più gialli dei  girasoli, coi loro 10 cm di altezza i denti di leone macchiano i campi dalla primavera all'autunno. Ricchi di vitamine e sali minerali sono un ottimo alimento da consumare fresco oppure cotto. Anzitutto le loro foglie lanceolate e dentellate, dal gusto amarognolo, sono adatte per la preparazione di  insalate, miste o tematiche, arricchite con uova sode, olio ed un pizzico di sale. Le foglie sono ottime anche cotte, in frittate e minestroni. Oppure saltate in padella come contorno di carni rosse o, ancora,  utilizzate come ingrediente insolito  in sformati e risotti. Vanno raccolte a primavera quando sono più tenere.

mercoledì 28 marzo 2012

La cidercia, zidercia

Mimetizzato nel tappeto erboso dei prati,  il crespigno con le sue foglie croccanti e il suo sapore caratteristico  è  una pianta selvatica particolarmente indicata per un'insalata inusuale e appetitosa:  basta un goccio d'olio con - a gusto-  una spruzzatina di limone. Ottimo da solo o insieme ad altre insalate o radicchi. Ricco di sali minerali va raccolto a primavera, prima della fioritura, quando ancora non si vedono nemmeno i boccioli,  facendo attenzione a raccogliere i "caspetti"  più giovani e teneri. Si può anche lessare o aggiungere come ingrediente originale di altre pietanze.

ALTRE SELVATICHE COMMESTIBILI
- Gli strigoli 
- Dente di leone (Tarassaco) 
-Menta selvatica
- La Melissa
- Il cappero
- Il timo
- Funghi prugnoli
- Acacia

lunedì 26 marzo 2012

Piante selvatiche commestibili: gli strigoli

Deliziosi per realizzare il ripieno di tortelli o per insaporire frittate, gli stridoli sono facilmente reperibili nei campi o nelle sacarpatelle. Si trovano preferibilmente nei terreni rocciosi e vanno raccolti con un coltello, tagliandoli alla base per non distruggerne le radici grazie alle quali cresceranno nuovi cespugli.
ALTRE COMMESTIBILI
- Il crespigno 
- Dente di leone (Tarassaco) 
- Menta selvatica
- La melissa
- Il cappero
- Il timo      - Funghi prugnoli
                                                                                     - L'acacia

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