Anzitutto una panoramica degli strumenti che andremo ad utilizzare.
(1) Del terriccio fresco (quello universale va bene) miscelato con un poco di sabbia per renderlo più arioso. (2) La pianta da travasare (in questo acso un ciliegio nano), munita di cartellino che ci ricorderà sempre il tipo di albero (fondamentale se ne abbiamo collezionati molti).
(3) Un vaso capiente del diametro di circa 50cm: può essere vergine o già utilizzato a patto che non abbia ospitato altri alberelli nani. Questi ultimi, infatti, rilasciano tossine in grado di contrastare lo sviluppo della nuova pianta. (4) Un sacco di stallatico per concimare. (5) Un pezzetto di coccio da porre sul foro di sfiato del vaso. (5) Un paio di guanti. (6) Una paletta e (7)una brocca d'acqua per annaffiare.
Anzitutto porremo il coccio sopra il foro di sfiato del vaso e andremo a stendere un primo strato di terriccio. Abbastanza spesso da farne una base accogliente per il successivo sviluppo delle radici.
A questo punto sarà opportuno aggiungere un po' di stallatico (le macchie più scure della foto) mescolandolo un poco alla terra.
Aggiungeremo poi un altro strato di terriccio in modo che una volta che la pianta sarà adagiata nel vaso, le radici non siano a contatto diretto con il concime.
A questo pounto bisognerà calibrare l'altezza dello strato di terra che dovrà ricoprire la pianta fino al colletto. In generale è bene che il colletto resti un po' al di sotto del bordo del vaso. Questo faciliterà le annaffiature, evitando perdite di acqua. E lascierà spazio per un'eventuale paccimatura. Per sapere se abbiamo riposto abbastanza terra sul fondo potremmo usare la paletta, poggiandola sul bordo del vaso in modo che la punta tocchi il colletto dell'albero. Quando la linea che unisce punta e manico si mostrerà leggermente pendente saremo al punto giusto. Potremmo così riempire il vaso di terra, pressandola poi leggermente.
E' il momento di annaffiare con abbondanza.
Ed ecco il risultato del nostro lavoro!
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