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mercoledì 16 gennaio 2013

Piantare e coltivare l'Elleboro, un fiore invernale per bouquet duraturi

A riposo d'estate, in vegetazione d'inverno. L'elleboro è una pianta spontanea e perenne europea, diffusa in collina, resistente al freddo e dai tanti colori. Fiorisce da dicembre a gennaio. Nella sua tonalità bianca prende il nome di Helleborus niger. Il suo fiore è carnoso, le  sue foglioline sono  di un bel verde scuro. Acquistato in vaso, col tempo diventa  un cespuglio.
Ecco alcuni consigli per coltivarlo. Posizione:  va piantato in una zona ombreggiata perché d'estate soffre il caldo, l'ideale è collocarlo sotto qualche arbusto, a mezzombra in "un sottobosco" o accanto al riparo di un muricciolo. Terreno: prospera con un ph alcalino. Concime: ottimo lo stallatico da stendere in autunno alla base della pianta. Annaffiature: non ama i ristagni che rischiano di far  marcire i rizomi. A primavera, quando le foglie cominciano a ingiallire la somministrazione d'acqua va interrotta per riprendere a fine agosto. Pero', se l'estate è molto calda, un goccio d'acqua di tanto in tanto non guasta. In vaso: è una buona soluzione che permette di spostare la pianta da un posto a un altro a seconda della stagione. Altezza: raggiunge i 40 cm circa. Proprietà: è una pianta tossica, i rizomi se ingeriti provocano arresto cardiaco. L'idea: una volta raccolti, i fiori hanno la capacità di mantenersi a lungo, sono quindi l'ideale per creare composizioni floreali durevoli; bouquet e centri tavola.

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