Cavolfiore arancione: il primo esemplare fu scoperto in Canada negli anni '70 in mezzo a una coltivazione di cavoli bianchi, recentemente si è scoperto che questa particolare colorazione è il risultato di una mutazione genetica spontanea che permette all'ortaggio di trattenere una maggiore quantità di betacarotene, responsabile del pigmento. Una scoperta che secondo i ricercatori della Cornell University potrà essere applicata ad altri ortaggi, migliorandone le proprietà nutrizionali.
Cavolfiore verde: ha un sapore meno forte rispetto a quello bianco dal quale si differenzia per il contenuto di clorofilla, una sostanza molto utile per le emoglobine.
Cavolfiore Viola: è un prodotto italiano che arriva dalla Sicilia attraverso una selezione del Violetto. Si tratta di un ortaggio ancora di nicchia - 15 mila piante prodotte all'anno- ricco di antociani, potenti antiossidanti e protettori dei capillari. In cottura sfuma in rosa.
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