Compratela, o fatevene regalare un rametto da chi ce l'ha già, perché questa pianta dalle lanternine arancioni sarà capace di rallegrarvi la casa e il giardino. Anche nei momenti più grigi dell'inverno. I fiori bianchi cominciano a trasformarsi in lanterne verdi già a metà agosto per poi colorarsi in settembre, con sfumature sempre più belle e intense.
I rametti, carichi di questi frutti dall'aspetto curioso, raccolti ed essiccati possono diventare il pezzo forte di allegre composizioni invernali.
La pianta è molto rustica e non necessita di particolari cure, è abbastanza veloce nella crescita se posta in una posizione ideale.
Non teme il gelo, anzi lo preferisce al caldo. meglio posizionarla quindi in una zona in semi-ombra.
D'estate sarà bene annaffiarla di tanto in tanto.
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mercoledì 25 settembre 2013
lunedì 23 settembre 2013
Piantare e coltivare un melo nano in vaso passo passo
Se si è comprato un melo nano attirati dalla sua bellezza o allettati dalla prospettiva di possedere un piccolo frutteto bisognerà mettere in atto qualche accorgimento per la sua coltivazione.
Ecco in poche mosse come fare:
- In che periodo piantarlo?
Quando la pianta è a riposo ovvero a fine autunno, dopo la caduta delle foglie o a primavera, prima della nuova foliazione. Si può comunque piantare anche con le foglioline già nate, anzi è così che spesso si trovano in commercio a primavera.
- Quando e come effettuare il travaso?
Il travaso può essere effettuato appena la pianta è stata acquistata. Con alcuni accorgimenti:
a) il nuovo contenitore dovrà essere di una 40 di cm in questo modo sarà possibile mantenerlo per qualche anno.
Le rinvasature infatti per quanto necessarie comportano sempre uno stress per la pianta e vanno quindi limitate il più possibile.
b)Evitare il ristagno; Sul fondo è consigliato praticare qualche foro aggiuntivo e coprirlo con dei pezzetti di coccio: in questo modo l'acqua eviterà di ristagnare. In alternativa si possono mettere dei ciottoli.
-Terreno? Argilloso e ricco.
- Come concimare?
Con dello stallatico: si mette uno strato di terra sul fondo del vaso, si aggiunge uno strato di stallatico e ancora uno strato di terra sulla quale verranno poste le radici che in questo modo non saranno a diretto contatto col terreno. Si procederà poi a colmare il vaso con al terra rincalzando le radici e facendo una leva pressione sulla superficie per evitare dannose bolle d'aria. Elargendo poi una prima annaffiatura.
Con dello stallatico: si mette uno strato di terra sul fondo del vaso, si aggiunge uno strato di stallatico e ancora uno strato di terra sulla quale verranno poste le radici che in questo modo non saranno a diretto contatto col terreno. Si procederà poi a colmare il vaso con al terra rincalzando le radici e facendo una leva pressione sulla superficie per evitare dannose bolle d'aria. Elargendo poi una prima annaffiatura.
-Dove va posizionato?
Piantato in vaso un melo nano è più vulnerabile al caldo e al freddo,perché, d'estate, le radici non hanno la possibilità di allungarsi verso l'umidità del terreno e d'inverno, di ripararsi dai ghiacci. Ecco quindi alcuni accorgimenti: annaffiare regolarmente col caldo e sistemare l'albero in una posizione che garantisca qualche ora di ombra, se le foglie dovessero cominciare a ingiallire spostarlo ancora in un luogo più riparato dai raggi del sole.
D'inverno, isolare la base del vaso con del polistirolo e eventualmente coprire il vaso con del cartone.
- Va potato?
Sì, ma è un'operazione delicata che può pregiudicare la fruttificazione. Quando si comprano degli alberelli generalmente sono già potati e prima di intervenire è consigliabile attendere le prime fruttificazioni.
sabato 21 settembre 2013
In campagna a caccia di pere selvatiche
Di questi tempi fare un'escursione in campagna può essere davvero gratificante. Non solo per la bellezza dei paesaggi, ma anche perché la natura è ora in grado di offrire una grande varietà di frutti spontanei che ci spingeranno a cimentarsi in impreviste raccolte. Al punto che uscendo di casa è d'obbligo portarsi un cestino o una piccola borsa.
Ecco il risultato di una passeggiata tra le montagne.
Perine selvatiche
Ecco il risultato di una passeggiata tra le montagne.
Dall'aspetto minuscolo queste perine tonde crescono spontanee nei boschi. Lungo un sentiero ho scovato un albero di quasi 2 metri, carico di frutti. A sinistra: una foto della chioma frondosa dalla quale spuntano i frutti. A destra un'immagine di alcune pere cadute sul sentiero: è grazie a loro che è stato possibile scovare l'albero nei dintorni.
Poco più in là, un altro albero selvatico con pere un poco più grandi (ma sempre molto piccole) e dalla forma leggermente allungata. Nella foto a fianco se ne può vedere un esemplare riposto nel cesto insieme a quelle tonde: la differenza è lampante.
Infine, nei pressi di una casa abbandonata e ormai diruta un vecchio albero di pere domestiche, cresciuto in altezza come raramente se ne vedono. Bisognoso di una bella potatura, ma con tanti frutti.
domenica 15 settembre 2013
Coltivare un noce in vaso facendo nascere l' albero da una noce
Ad estate inoltrata un ciuffo verde spuntava in mezzo agli oggetti accatastati in cantina. Lì per lì sembrava un rimasuglio d'erba, caduto per caso dopo la manutenzione del giardino.
Invece, ad uno sguardo più ravvicinato, la sorpresa: si trattava di un alberello germogliato in vaso da una noce scivolata lì probabilmente lo scorso autunno, e ancora ben visibile.
Da allora l'alberello è stato spostato in giardino in una zona non troppo esposta per non creare uno sbalzo eccessivo rispetto al fresco e all'umidità della cantina.
Non è cresciuto molto, nonostante le piogge e le annaffiature, ma ha infoltito il fogliame.
Sarà possibile tenerlo in vaso per qualche anno. Poi per vederlo crescere sarà bene trapiantarlo in terra.
Intanto, prima dell'inverno bisognerà ricordarsi di ricoprire di terra le radici che sono esposte e, non protette, rischierebbero di ghiacciare.
Invece, ad uno sguardo più ravvicinato, la sorpresa: si trattava di un alberello germogliato in vaso da una noce scivolata lì probabilmente lo scorso autunno, e ancora ben visibile.
Da allora l'alberello è stato spostato in giardino in una zona non troppo esposta per non creare uno sbalzo eccessivo rispetto al fresco e all'umidità della cantina.
Non è cresciuto molto, nonostante le piogge e le annaffiature, ma ha infoltito il fogliame.
Sarà possibile tenerlo in vaso per qualche anno. Poi per vederlo crescere sarà bene trapiantarlo in terra.
Intanto, prima dell'inverno bisognerà ricordarsi di ricoprire di terra le radici che sono esposte e, non protette, rischierebbero di ghiacciare.
venerdì 13 settembre 2013
Frutta e verdura di stagione a settembre
Per le stagioni, settembre è un mese di confine in cui l'autunno saluta l'estate che è costretta a dargli il benvenuto.
Il passaggio di testimone si avverte anche solo andando a fare la spesa o curando un giardino: si continuano a trovare alcuni frutti estivi, ma si cominciano a raccogliere o ad acquistare anche specie tipicamente autunnali.
Così ad esempio accanto alle pesche tardive si può cominciare a gustare l'uva, le susine ben mature si possono mescolare in macedonia alle mele appena raccolte e si trovano more e mirtilli freschi da aggiungere al gelato.
Tornano anche i frutti da guscio: noci, nocciole e gli squisiti funghi porcini.
Il passaggio di testimone si avverte anche solo andando a fare la spesa o curando un giardino: si continuano a trovare alcuni frutti estivi, ma si cominciano a raccogliere o ad acquistare anche specie tipicamente autunnali.
Così ad esempio accanto alle pesche tardive si può cominciare a gustare l'uva, le susine ben mature si possono mescolare in macedonia alle mele appena raccolte e si trovano more e mirtilli freschi da aggiungere al gelato.
Tornano anche i frutti da guscio: noci, nocciole e gli squisiti funghi porcini.
Frutta | Settembrina | Verdura | ||
Corniole | Noci | Bietole- Broccoli | Finocchietto selvatico | |
Fichi | Nocciole | Carote | Insalate | |
Fichi d'India | Pere | Cavoli | Melanzana | |
Meloni | Pesche | Cetrioli | Patate- Peperoni- Pomodori- | |
Mele | Susine | Cicoria | Radicchi-Ravanelli | |
Melograno | Uva | Cime di Rapa | Sedano-Spinacio | |
More | Fagiolini (ultimi) | Zucche- Zucchine-Fiori di Zucca |
Vasi improvvisati, composizione d'atutunno: foglie secche nel bollitore
L'autunno è il momento dei colori che all'inizio della stagione si mescolano con un verde ancora persistente.
Vale la pena quindi di fare un giro in campagna dove si possono saccheggiare un po' di colori raccogliendo foglie e fiori selvatici da portare a casa e mettere in grandi vasi. Un modo per partecipare al susseguirsi delle stagioni anche stando in città.
In questa composizione - foto a destra - si sono predilette le foglie: quelle di quercia raccolte nel momento del loro passaggio cromatico dal verde al giallo e quelle rosse degli altri alberi decidui.
Come vaso si è scelto un vecchio e ormai inutilizzabile bollitore in smalto rosso.
Nella foto qui a sinistra, invece, si può vedere un altro bollitore in acciaio riciclato con fiori secchi.
Le due composizioni si possono anche combinare in modo da averne una a due livelli. Quella del vaso rosso più alto e quella del bollitore in acciaio.
Vale la pena quindi di fare un giro in campagna dove si possono saccheggiare un po' di colori raccogliendo foglie e fiori selvatici da portare a casa e mettere in grandi vasi. Un modo per partecipare al susseguirsi delle stagioni anche stando in città.
In questa composizione - foto a destra - si sono predilette le foglie: quelle di quercia raccolte nel momento del loro passaggio cromatico dal verde al giallo e quelle rosse degli altri alberi decidui.
Come vaso si è scelto un vecchio e ormai inutilizzabile bollitore in smalto rosso.
Nella foto qui a sinistra, invece, si può vedere un altro bollitore in acciaio riciclato con fiori secchi.
Le due composizioni si possono anche combinare in modo da averne una a due livelli. Quella del vaso rosso più alto e quella del bollitore in acciaio.
mercoledì 11 settembre 2013
Quali fiori scegliere da seminare in settembre
Con l'approssimarsi dell'autunno la scelta dei fiori da seminare
in giardino resta limitata a poche varietà.
In pieno campo ci si può orientare sulla Gipsofila (il fiorellino bianco della foto, nella sua versione strisciante).
In vivaio invece si può piantare:
- il Fiordaliso
- la Godezia
- la Speronella
Quali ortaggi e aromatiche seminare o trapiantare a settembre
L'estate volge al termine, ma la bella stagione incoraggia a trascorrere giornate all'aria aperta. Quale momento migliore allora per riprendere la coltivazione dell'orto? Settembre è un mese adatto a piantare tanti ortaggi.
Siamo ancora in tempo a trapiantare Basilico, Cicoria, Radicchio e Sedano, ma soprattutto le piantine di Cavolo e Cavolfiore che cresceranno nei mesi autunnali.
Semina in campo | Luna crescente | Luna calante | ||
Rucola | Barbabietola | |||
Stridolo | Bieta costa/taglio | |||
Crescione | Cipolla | |||
Aromatiche | Cicoria da cespo/taglio | |||
Basilico | Cima di Rapa | |||
Prezzemolo | Misticanza | |||
Radicchio | ||||
Spinacio autunnalr |
Trapianti in pieno campo | Basilico | Cavolfiore | Radicchio | |
Cavolo | Cicoria | Sedano |
venerdì 6 settembre 2013
Il giardino sullo scaffale
Ed ecco un un modo per ordinare tante piante in un piccolo spazio: uno scaffale, oggetto magico in grado di compiere un doppio sortilegio,moltiplicare il posto disponibile (in verticale) e rendere una parete spoglia lussureggiante. Nelle foto se ne possono vedere due versioni. Il primo, bianco e dal design moderno è in acciaio laccato. Non ha gambe e va fissato direttamente alla parete. Le cassette, profonde, nascondono i vasi così che le piante sembrano spuntare -o ricadere-direttamente dalla scaffalatura.
Il secondo - foto a sinistra- è più rustico: in legno, con mensole piatte sulle quali è appoggiata una vaschetta in acciaio che lascia i vasi a vista. L'ultimo ripiano ha una barra dedicata agli attrezzi del mestiere, in modo da averli sempre a portata di mano. Entrambi vanno bene sia da esterno che da interno in veranda o sotto a un portichetto, oppure in uno spazio di passaggio. Possono essere utili anche d'inverno per stoccare le piante al riparo.
Il secondo - foto a sinistra- è più rustico: in legno, con mensole piatte sulle quali è appoggiata una vaschetta in acciaio che lascia i vasi a vista. L'ultimo ripiano ha una barra dedicata agli attrezzi del mestiere, in modo da averli sempre a portata di mano. Entrambi vanno bene sia da esterno che da interno in veranda o sotto a un portichetto, oppure in uno spazio di passaggio. Possono essere utili anche d'inverno per stoccare le piante al riparo.
giovedì 5 settembre 2013
Foto, pomodorini zebra la raccolta: un piatto di gusto
La polpa è croccante e sono piuttosto saporiti, con un retrogusto acidulo. Perfetti per dare un tocco stravagante alla tavola. Infatti con le loro striature hanno saputo stupire! Buoni per creare aperitivi fantasiosi o in insalata. Link:Coltivare pomodori zebra
mercoledì 4 settembre 2013
Ecco i green wall, i giardini pensili da parete
Dopo i giardini pensili sul tetto, la nuova tendenza a New York è quella di realizzare spazi verdi verticali, da parete, i cosiddetti green wall. Se qualche tempo fa sembravano una novità, oggi i progetti urbani si moltiplicano, dagli Usa fino in Europa. Eccone due che mostrano le potenzialità (non solo estetiche) dei giardini da facciata.
Un esempio è quello dello Sheraton di Denver che in occasione dell'annuale conferenza sul giardinaggio ha deciso di far realizzare una parete verde col proprio logo da Jordi Serramia Ruiz, un nome in fatto di giardini verticali. Punti di forza? Le piante sono state scelte tenendo conto del clima e preferendo quelle a bassa manutenzione e hanno trasformato il logo verde in un punto di attrazione dell'hotel.
A Londra è, invece, stata da poco inaugurata la parete verde più grande della city su un'intera facciata - 350 mq di superficie e 21 mt di altezza- del Rubens at The Palace Hotel. Per realizzarla ci sono volute 10 mila piante e 16 mila tonnellate di terra.
A progettarla è stato Gary Grant di Green Roof Consultancy, con un obiettivo ambizioso: riuscire a ridurre le inondazioni che colpiscono il quartiere Victoria. Il progetto prevede un sistema di irrigazione che sfrutta l'acqua piovana con enormi serbatoi di raccolta in grado di accumularne fino a 10mila litri. Non solo. Gli altri effetti positivi promessi dalla parete- sulla cui superficie sbocceranno oltre 20 specie vegetali tra cui crochi, ranuncoli e fragole- sono il miglioramento dell'aria grazie alla capacità del verde di trattenere le polveri sottili e metabolizzare l'anidride carbonica, l'isolamento termico e acustico.
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