Ma quale scegliere?
- Rinvaso: va eseguito quando si notano delle radici fuoriuscire dai fori di scolo dell'acqua alla base (Immagine in basso, e a sinistra nel disegno): significa che l'apparato radicale ha occupato tutto lo spazio disponibile e necessita di un contenitore più ampio.
In questo caso le strade sono due
- Rinvaso in contenitore più ampio: si estrae la pianta e, dopo aver sfarinando il blocco terra/radici ed eliminato le parti danneggiate, si adagia nel nuovo vaso dove avremo steso una base di terriccio fresco. Il contenitore va riempito fino a 2/3 cm dal bordo. In questo caso il nostro obiettivo sarà far crescere la pianta.
- Rinvaso nello stesso contenitore: si disgrega il blocco di terra/radici e si esegue una potatura sostanziosa su queste ultime in modo da limitarne la crescita. Anche in questo caso si sostituisce tutto il vecchio terriccio. E' adatto a chi vuole mantenere la di pianta a una dimensione costante.
- Rinvaso fuori stagione: si estrae il pane di terra e radici e lo si depone nel nuovo contenitore, senza disgregarlo. E' un'operazione che può essere sempre effettuata non intaccando le radici, ma non consente di cambiare completamente il terriccio esausto né di rinforzare la pianta con una spuntatina delle radici.
- Rinnovo: è un'operazione routinaria che si può eseguire ogni anno e consiste nel rimuovere lo strato superficiale di terriccio 3-4 cm da un vaso sostituendolo con della terra fresca, magari specifica per il tipo di pianta. Il terriccio tende, infatti, ad impoverirsi col tempo e per avere piante rigogliose è bene rinnovarlo regolarmente. Il vantaggio di questa operazione è che non si intaccano le radici e non crea traumi alla pianta. Anche in questo caso bisogna aver cura di non riempire il vaso fino al bordo, in modo da facilitare le annaffiature.
Nessun commento:
Posta un commento