La bolla del pesco (colpisce anche quelli nani) è un fungo, Taphrina deformans, che si infiltra nelle parti legnose dell'albero per poi diffondersi alle foglie. Se non viene trattato può mettere a rischio la sopravvivenza della pianta.
In genere è meglio procedere con due interventi preventivi irrorando del verderame - o altri prodotti appositi- a fine autunno e a febbraio: "al bruno" vale a dire sul tronco e sui rami, prima della fogliazione.
In genere è meglio procedere con due interventi preventivi irrorando del verderame - o altri prodotti appositi- a fine autunno e a febbraio: "al bruno" vale a dire sul tronco e sui rami, prima della fogliazione.
Occhio alla pioggia: il pesco non deve essere esposto all'acqua per 24 ore dopo il trattamento.
Se invece ci accorgiamo dell'infestazione dopo la fogliazione, dovremmo pensare all'utilizzo di un funghicida specifico in grado di contenere i danni in attesa dell'autunno. Il verderame, il cui componente soffoca i funghi, non va dato sulle foglie perché verrebbe assorbito dalla pianta e (a queste dosi) risulterebbe tossico. Può essere d'aiuto invece rimuovere le parti infestate senza spogliare completamente la pianta.
Il fungo prolifica in luoghi umidi e a basse temperature. Muore, invece, a 30 gradi. Ecco perché è importante pensare all'inverno nello scegliere la posizione dove collocare il pesco.
Salve,
RispondiEliminaCos'è il verdame? Come si applica? E' dannoso per la pianta?
Può intaccare la geniunità dei frutti?