Appartiene alla famiglia degli spinaci, ma si comporta come un cereale: simile nell'aspetto e negli usi culinari. Se ne consumano i semi che sono privi di glutine e quindi rapprsentano un ottimo sostituto per i celiaci. La Chenopodium quinua è coltivata sulle Ande ormai da 5mila anni; in terre rocciose che raggiungono i 4mila metri di altitudine. Gli Inca la consideravano sacra, ed è per questo che ai tempi della colonizzazione, gli europei ne ostacolarono la produzione. E' ricca di magnese e ferro, fosforo e zinco, ma soprattutto di Trimetiglicina, una sostanza da studiare, che sembra avere effetti protettivi sul Dna. Contiene poi un residuo amaro, la saponina, che viene eliminato con un lavaggio. La quinoa si disperde in 200 varietà, la più nota è quella Real. Coltivarla al di fuori del suo habitat non è facile anche se potrebbe essere considerata persino una pianta decorativa. (Nella foto una quinoa rossa)
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