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martedì 29 gennaio 2013

Come essiccare i semi di zucca passo passo


Della zucca non si butta via niente. Ed è vero: la buccia può essere utilizzata per realizzare cestini da portata - ad esempio per servire un risotto - mentre  i  semi  si possono consumare come frutta secca. 
Ecco come si fa:
1) Disanimata la zucca, si salano i semi senza lavarli lasciandoli riposare per un paio di giorni
2) Si passano poi sotto l' acqua e, una volta ben scolati, si asciugano con un panno
3) Si aggiunge un altro po' di  sale e si lasciano seccare per un paio di settimane
A questo punto non resta che sgranocchiarli!




lunedì 28 gennaio 2013

Coltivare l'edera, bella anche invaso

Edera dalle foglie grandi, ricche e coprenti, l'ideale da far arrampicare su ringhiere o reti di confine, per sdrammatizzare muri, ma anche come pianta decorativa tout court, in grandi vasi traboccanti.


Coltivarla è facile, e per farla attecchire basta staccare qualche rametto che una volta messo a dimora produrrà nuove radici, o - ancora meglio- prelevare i nuovi getti alla base di piante preesistenti.

In vaso l'edera diventa vulnerabile al ghiaccio:  va quindi piantata in un contenitore capiente che protegga le radici e posta in una zona riparata durante l'inverno.

Nella foto un vaso di edera a piramide con un sostegno al centro sul quale sono stati arrotolati i rami. Alcune foglie sono un po' rovinate a causa di un'invasione di lumache che la scorsa primavera avevano quasi spogliato la pianta.

domenica 27 gennaio 2013

Coltivare un Melone-Pepino in vaso



Ecco il Pepino, un arbusto simpatico che arriva dalle Ande. Il suo frutto, la caciuma, è una bacca simile ad un melone, ma grande come un'arancia, dalla buccia robusta e dal colore giallo striato di viola. Il sapore, non è dolce, ma ricorda il cetriolo, anche perché appartiene alla famiglia delle Solanacee. Si presta dunque ad accostamenti azzardati, per insalate, aperitivi, dessert fantasiosi.Ottimo da coltivare in vaso, sviluppa un arbusto che raggiunge al massimo gli 80 cm. D'inverno va ritirato e,  d'estate, per crescere bene va posizionato in pieno sole.E' ricco di Potassio, vitamina B e C. Ed è dietetico: 20 calorie ogni 100 grammi.

sabato 26 gennaio 2013

Aromatiche, coltivare il Nira, l'aglio cinese in vaso

Lunghi steli verdi appiattiti, come ciuffi d'erba succulenta. Il Nira è una pianta aromatica orientale, molto utilizzata nella cucina cinese per insaporire i piatti.
Il suo gusto è delicato, a metà strada tra l'aglio e la nostra erba cipollina e ha proprietà purificanti.
Coltivazione: si semina a primavera  in terreni profondi e si inizia a raccogliere dopo una quarantina di giorni. Va in letargo solo se la temperatura scende sotto lo zero e continua ad offrire il suo aroma fresco per tutto l'autunno.
A fine estate sboccia in fiorellini bianchi da cui, una volta maturi, si raccolgono i semi. E' anche possibile estendere la piantagione diradando i bulbi a primavera. 
I lunghi steli sono molto decorativi sui piatti perché possono essere intrecciati e formare composizioni.
Può essere coltivato anche in vaso sul terrazzo, ma servono vaschette strette e profonde che ne favoriscano lo sviluppo. 

venerdì 25 gennaio 2013

Patata d'oro e vitamina A, un concentrato di Betacarotene


Si chiama patata d'oro, non solo per il colore della polpa.
E'  frutto della biotecnologia, ma non brevettata, pensata per risolvere la carenza mondiale di vitamina A, frequente in Africa,  Est Europa e Sudamerica.
La Golden potato, ottenuta nei lavoratori dell'Enea presso l'università di Friburgo, è un concentrato di Betacarotene. Tanto che 250 grammi di questo ortaggio riescono a fornire il 50% della razione quotidiana di vitamina A. Per raggiungere lo stesso risultato con patate normali sarebbe necessario consumarne 900 kg.
L'importanza del Betacarotene sta nel fatto di essere  un precursore - provitamina- della A vale a dire che una volta assorbito, viene trasformato in essa grazie al metabolismo.

Argomento correlato: Ortaggi allo Iodio



mercoledì 23 gennaio 2013

Giardiniere a distanza con un dispositivo wi-fi


Può capitare, anche ai giardinieri più tenaci, di mancare qualche annaffiatura. Un rischio che aumenta col numero di piante che si possiedono, anche perché ognuna ha proprie esigenze e l'acqua va somministrata secondo differenti tempistiche. Ecco allora che qualcosa può sfuggire. A risolvere questo inconveniente ci ha pensato la Svizzera con un dispositivo wi-fi collegato al telefonino. Il marchingegno, che si chiama Koubachi, è una vera e propria centralina di monitoraggio: ci dice se il terreno contiene abbastanza nutrimento, se la pianta riceve abbastanza luce e se la temperatura è adeguata. Il costo però è elevato: 120 euro. 

martedì 22 gennaio 2013

Coltivare Cavolfiore arancione, viola e verde: i colori della salute

Stufi della solita verdura? Allora il cavolfiore -nelle sue varianti più colorate- potrebbe fare al caso vostro. Non solo bianco, ma anche viola, arancione e verde. Ognuno con specifiche proprietà nutrizionali.


Cavolfiore arancione: il primo esemplare fu scoperto in Canada negli anni '70 in mezzo a una coltivazione di cavoli bianchi, recentemente si è scoperto che questa particolare colorazione è il risultato di una mutazione genetica spontanea che permette all'ortaggio di trattenere una maggiore quantità di betacarotene, responsabile del pigmento. Una scoperta che secondo i  ricercatori della Cornell University  potrà essere applicata  ad altri ortaggi, migliorandone le proprietà nutrizionali.




Cavolfiore verde: ha un sapore meno forte rispetto a quello bianco dal quale si differenzia per il contenuto di clorofilla, una sostanza molto utile per le emoglobine.


Cavolfiore Viola: è un prodotto italiano che arriva dalla Sicilia attraverso una selezione del Violetto. Si tratta di un ortaggio ancora di nicchia - 15 mila piante prodotte all'anno- ricco di antociani, potenti antiossidanti e protettori dei capillari. In cottura sfuma in rosa.

Vedi anche:  Coltivare cavoli cinesi

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