Il nome è giapponese, ma l'albero - famiglia rosacee- proviene dalla Cina dove era coltivato col nome "Li" fin dai tempi antichi in estese piantagioni. Diffusosi in Giappone nel '700 e importato in America nell''800 dai migranti orientali fu ribattezzato Pera cinese.
In effetti la consistenza croccante della polpa e la forma tondeggiante ricorda una mela mentre il sapore dolce e non acido rimandano ad una pera con invitanti sfumature alcoliche. La buccia color bronzo è picchiettata di giallo un effetto dovuto alla presenza di piccoli pori detti lenticelle.
Coltivazione: E' una pianta rustica e resistente. Non teme le gelate a meno che non investano il periodo della fioritura leggermente anticipata rispetto alle specie autoctone. Soffre invece nei territori con un clima invernale troppo mite che non scenda mai sotto lo zero. In Italia la raccolta va da agosto a settembre. Fruttifica sui rami giovani di un anno.
Terreno: leggero e con un ph poco acido, non tollera quelli calcarei.
Innesto: sul Pyrus Communis o Pyrifolia non può essere eseguita sul Cotogno.
Proprietà e consumo del frutto: ricco di acqua e sali minerali, magnesio in particolare, si adatta alla preparazione di piatti freschi come macedonie, insalate e antipasti.
Tra le cultivar l'Hosui è altamente consigliata.
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