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venerdì 10 maggio 2013

Rinvaso o rinnovo? Quando sceglierli e come eseguirli

A primavera, quando si tirano fuori i vasi dal garage, o comunque prima dell'estate,  è opportuno eseguire alcune operazioni di manutenzione  e di mantenimento. Oltre alla rimozione delle foglie morte e dei rami secchi è consigliato  procedere  al rinvaso della pianta o al rinnovo del terriccio.

Ma quale scegliere?
  • Rinvaso:  va eseguito quando si notano delle radici fuoriuscire dai fori di scolo dell'acqua alla base  (Immagine in basso, e a sinistra nel disegno): significa che l'apparato radicale ha occupato tutto lo spazio disponibile e necessita di un contenitore più ampio. 


In questo caso le strade sono due

  1. Rinvaso in contenitore più ampio: si estrae la pianta e, dopo aver sfarinando il blocco terra/radici ed eliminato le parti danneggiate,  si adagia nel nuovo vaso dove avremo steso una base di terriccio fresco.  Il contenitore va riempito fino a 2/3 cm dal bordo. In questo caso il nostro obiettivo sarà far crescere la pianta.
  2. Rinvaso nello stesso contenitore: si disgrega il blocco di terra/radici e si esegue una potatura sostanziosa su queste ultime in modo da limitarne la crescita. Anche in questo caso si sostituisce tutto il vecchio terriccio.  E' adatto a chi vuole mantenere la di pianta a una dimensione costante.
  3. Rinvaso fuori stagione: si estrae il pane di terra e radici e lo si depone nel nuovo contenitore, senza disgregarlo. E' un'operazione che può essere sempre effettuata non intaccando le radici, ma  non consente di cambiare completamente il terriccio esausto né di rinforzare la pianta con una spuntatina delle radici. 
  • Rinnovo: è un'operazione routinaria che si può eseguire ogni anno e consiste nel rimuovere lo strato superficiale di terriccio 3-4 cm da un vaso sostituendolo con della terra fresca, magari specifica per il tipo di pianta. Il terriccio tende, infatti,  ad impoverirsi col tempo e per avere piante rigogliose è bene rinnovarlo regolarmente. Il vantaggio di questa operazione è che non si intaccano le radici e non crea traumi alla pianta. Anche  in questo caso bisogna aver cura di non riempire il vaso fino al bordo, in modo da facilitare le annaffiature. 

mercoledì 8 maggio 2013

Ospiti in giardino, il formicaio

Ecco cosa si può trovare spostando un sasso vicino a un ciuffo d'erba in giardino: un formicaio fuori terra, con tante uova bianche e tante formiche indaffarate.



martedì 7 maggio 2013

Fiori da seminare a maggio

Maggio è per tradizione il mese delle rose, ma sono tanti i fiori (e i bulbi) che si possono seminare in giardino. 

Semina
in campo


  • Aquilegia
  • Campanella
  • Cavolo ornamentale
  • Cobea
  • Garofano cinese
  • Gipsofila
  • Mais ornamentale
  • Non ti scordar di me
  • Phlox
  • Zinnia
  • Zuchetta ornamnetale


Trapianto
bulbi


  • Agapantus
  • Amarillo
  • Begonia
  • Calla
  • Canna indica
  • Convallaria
  • Dalia
  • Fresia
  • Gladiolo
  • Iris
  • Lillium
  • Nerina
  • Peonia
  • Tuberosa


Semina
in vivaio


  • Campanula
  • Cineraria
  • Pomponette
  • Margherita silvestre
  • Regina di maggio










lunedì 6 maggio 2013

Legumi da scoprire, coltivare la Cicerchia, buona ma tossica


Il Lathyrus sativus - alias Cicerchia -  è un legume antico, coltivato in Asia e Africa e un tempo nelle aree del mediterraneo,  successivamente abbandonato, riscoperto e denigrato. 
E' in effetti un alimento contraddittorio che  presenta da un lato alcuni vantaggi: un alto contenuto proteico a fronte di un basso contenuto di grassi,  la capacità di  crescere  in condizioni critiche (aree siccitose, basse temperature e terreni poveri) e di conservarsi per lunghi periodi. Dall'altro lato contiene, però,  un aminoacido tossico, resistente alla cottura, che, se assunto in grandi quantità, può generare problematiche neurologiche fino alla paralisi degli arti inferiori. Una patologia che è stata osservata tra quelle popolazioni aduse al consumo di questo legume nei periodi di carestia quando in virtù della sua rusticità diventava uno dei pochi alimenti a disposizione. 
Oggi il consumo della cicerchia sta riprendendo quota, soprattutto in quelle regioni, come  l'Umbria, e le Marche che l'hanno eletta a prodotto tradizionale, avviandone  una coltivazione biologica.
In attesa di nuove colture che siano in grado di contenere la presenza di sostanze tossiche, meglio però  non abusarne, riservandone il consumo alla degustazione occasionale di piatti medioevali, come le zuppe. 

Coltivazione: si semina a primavera dopo una leggera lavorazione del terreno senza concimazione. Si miete agli inizi di agosto lasciandolo a  seccare sul campo. Dopo la raccolta va posto in essicatoio per altre tre settimane.

Un tempo il principio amaro contenuto, la Ilatirina, si neutralizzava con lunghe macerazioni in acqua, tuttavia  le ciderchie attualmente  in commercio sono frutto di selezioni che hanno ovviato a questo problema.

Aspetto: pianta rustica, con piccoli fiorellini,  simile a quella dei ceci. Legume: buccia coriacea talvolta maculata, dal grigio al panna, di  piccola pezzatura e spigolosa.

Foto, l'eleganza di un ciuffo di erba

Nel ripulire il giardino dalle "erbacce" può capitare di imbattersi in un ciuffo d'erba molto rigoglioso, dai  lunghi steli carnosi, verde scuro. Avete mai pensato di metterli in un vaso al posto dei fiori? Ecco il risultato!

L'eleganza degli steli, disposti in modo un po' casuale, è davvero unica e si adatta sia a un salotto classico, magari su un mobile importante, che ad una sala moderna,  in un vasetto di design.


sabato 4 maggio 2013

Prevenire e curare la bolla del pesco


La bolla del pesco (colpisce anche quelli nani)  è un fungo, Taphrina deformans, che si infiltra nelle parti legnose dell'albero per poi diffondersi alle foglie. Se non viene trattato può mettere a rischio la sopravvivenza della pianta.
In genere è meglio procedere con due  interventi preventivi  irrorando del verderame - o altri prodotti appositi- a fine autunno e a febbraio: "al bruno" vale a dire sul tronco e sui rami,  prima della fogliazione. 
Occhio alla pioggia:  il pesco non deve essere esposto all'acqua  per 24 ore dopo il trattamento.

Se invece ci accorgiamo dell'infestazione dopo la fogliazione,  dovremmo pensare all'utilizzo di un funghicida specifico in grado di contenere i danni in attesa dell'autunno. Il verderame, il cui componente soffoca i funghi,  non va dato sulle foglie  perché verrebbe assorbito dalla pianta e (a queste dosi) risulterebbe tossico. Può essere d'aiuto invece rimuovere le parti  infestate senza spogliare completamente la pianta.
Il fungo prolifica in luoghi umidi e  a basse temperature. Muore, invece,  a 30 gradi. Ecco perché è importante  pensare all'inverno nello scegliere la   posizione dove collocare il pesco.

venerdì 3 maggio 2013

Ortaggi, frutti e aromatiche da seminare (o trapiantare) a maggio

Ecco un breve promemoria, in ordine alfabetico,  degli ortaggi e dei frutti da seminare o trapiantare in questo periodo.

Semina in
campo 
Luna crescente
Luna calante 
Ortaggi Cardo CeceBarbabietola Bieta (costa/taglio) 

Cetriolo Fagiolo Carota Cavolo

PrezzemoloRucola Cicoria  Indivia

Stridolo Zucca Lattuga Misticanza

Zucchino Crescione Radicchio Rafano

Finocchio selvatico
Raperonzolo Ravanello



Porro Scorzabianca




Spinacio di primavera
FruttaAnguriaMelone

Possibile semina in vivaio       Luna crescete      Luna calante    
     Basilico    Cavolo, cavolfiore, Lattuga, Sedano 
Trapianti in campo     Frutta e ortaggi: Melanzana, Melone, Peperone, Pomodoro  ,    
    Sedano, Zucca, Zucchini  

    Aromatiche: Erba cipollina, Lavanda, Maggiorana, Menta,
    Origano, Rosmarino, Ruta, Salvia, Timo

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