La particolarità di questo limone, chiamato Pane, o "di Procida" (dalla zona d'origine, nel napoletano) è la preponderanza di albedo ossia quello strato bianco che si trova sotto la buccia.
A distinguerlo c'è poi la dimensione simile a quella di un cedro.Ma la vera particolarità, quella che fa la differenza, è il sapore: dolce e poco aspro che lo rende commestibile come un frutto.
Per tradizione si consuma crudo, a fette o a tocchetti, in insalata o come dessert, cosparso o meno di zucchero. Ma attenzione perché si può mangiare tutto, buccia compresa.
Le insalate tradizionali che si possono preparare con questo frutto sono molteplici. Alcune molto semplici, con l'aggiunta di olio extra-vergine e prezzemolo. Altre, più elaborate e saporite, prevedono l'aggiunta di aglio, peperoncino, menta e olio.
Il limone pane è anche ottimo per preparare il limoncello- ne esiste uno tradizionale chiamato di Procida- e granite. Si può spremere e usarne il succo per conferire un delicato sapore agro-dolce a molte pietanze. Portando un tocco di Costiera amalfitana sulle nostre tavole.
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