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lunedì 18 novembre 2013

Coltivare il Cucamelon (Sandita) un frutto esotico anche da vaso

Chicchi d'uva a forma di cocomero. O viceversa? Di sicuro il Melhotria Scabra, ribattezzato Sandita, o in inglese "Cucamelon", non ha il sapore né dell'uno né dell'altro, ma ricorda piuttosto un cetriolo, con un retrogusto lime, anche se al palato risulta davvero originale. Al punto che in cucina sta  attirando l'interesse di numerosi chef attratti sia dal suo aspetto curioso che dal sapore insolito. 


La pianta che li produce di per sé è antica, risalente all'epoca precolombiana. Un rampicante originario del Messico e dell'America centrale. Ma, udite udite: è facile da coltivare. Più del cocomero, tanto per fare un esempio. E nonostante non sia resistente al freddo è possibile trattarla come perenne, riponendola durante la stagione invernale. 
Il bello è che produce una gran varietà di frutti durante tutta l'estate. Ecco come fare per coltivarla.
Anzitutto le caratteristiche: è molto rustica e resistente agli attacchi di parassiti. 
Coltivazione: si tratta pur sempre di una Cucurbitacea quindi si possono seguire le stesse indicazioni ovvero tanta acqua, molto sole, un terreno non troppo argilloso, e regolari concimazioni. I semi possono essere piantati all'inizio della primavera in semenzaio e poi trasferiti in pieno campo o in un vaso più grande.
Riposo invernale: una volta terminato il periodo produttivo alla fine dell'autunno si prelevano le radici dal terreno e  si ripongono in un vaso leggermente umido. 
Il tutto sarà ancora più facile se avremo deciso di coltivarla in vaso sul terrazzo, perché non dovremo far altro che spostare il contenitore al riparo come se fosse un geranio.
Curiosità: si può trovare con tanti nomi, i più noti sono, oltre a quelli già citati "Muse melon" o "Little watermelon".


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