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martedì 30 luglio 2013

Il Sapote, l'albicocca dei Caraibi: caratteristiche, proprietà e consumo

Con la sua polpa aranciata, morbida, che si apre su una buccia marrone e  ruvida, il Sapote- dall'azteco Tzapotl- è chiamato anche "L'albicocca dei Caraibi". Al contrario  di quest'ultima però  è un frutto molto più grande di forma ellittica o tonda che può raggiungere i 30 cm di lunghezza e i 2 kg di peso. Il sapore è  una deliziosa combinazione di patata dolce e di zucca con un retrogusto di mandorla, cacao, miele e vaniglia.



La pianta - Pouteria sapota (Messico e Sud America)- da cui  protendono i frutti - Mamey- è imponente, può raggiungere  i 45 mt di altezza anche se generalmente si ferma a 18.  Ha un rigoglioso fogliame verde brillante, sempreverde o deciduo e piccoli  fiori che vanno dal bianco al giallo pallido. Dal tronco spilla  un lattice bianco.
Purtroppo non tollera i climi freddi né siccitosi quindi viene coltivata in aree umide e calde fino a 600 mt dove i suoi frutti sono considerati pregiati e venduti a caro prezzo.
Utilizzato come antisettico se ne pestano anche i grossi semi per ricavare un olio nutriente per pelle e capelli. Spacciato a Santo Domingo come soluzione anti-caduta, avrebbe in realtà proprietà calmanti efficaci contro la dermatite seborroica.  I semi sono apprezzati anche per il loro aroma.

Consumo alimentare:  nelle zone d'origine viene mangiato fresco, a cucchiaini una volta tagliato a metà. In alternativa se ne ricavano marmellate o composte come la "crema de mamey colorado" di Cuba. La polpa viene anche congelata per preparare sorbetti e  impiegata nella preparazione del formaggio di guava.

Anche i semi vengono utilizzati a scopo alimentare. Sono venduti in genere decorticati, impilati in bastoni o inanellati su corde, e  impiegati, mischiati al cacao nella produzione di cioccolato.  In Messico si miscelano al grano arrostito o alla farina di mais con l'aggiunta di zucchero e cannella per ottenere una bevanda nutriente, il "Pozol". 
Tossicità: le foglie sono considerate velenose, e il lattice irritante per pelle e occhi è dunque consigliato lavarsi le mani dopo aver toccato il gambo. Il seme, invece, contiene  una sostanza stupefacente, l'Hcn.
Attenzione: sotto il nome di Sapote si racchiudono anche piante appartenenti ad altre specie botaniche, ad esempio il sapote nero o quello bianco.
Sono invece sapotacae queste altre varietà:
  • Sapodilla/Naseberry- Manilkara Zapota
  • Sapote verde- Pouteria viridis
  • Sapote giallo- Pouteria campechiana

3 commenti:

  1. da quasi 5 anni coltiva in vaso la zapota. un seme che portai da santo domingo dopo aver assaggiato questo buonissimo frutto.
    spero di riuscire a farlo sopravivere ancora anche se forse non mi darà mai nè fiori nè frutto.

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  2. Ciao, io ho conosciuto il Sapote grazie a una linea tricologica de I provenzali; devo dire che confermo la sua incredibile e rapida efficacia contro la dermatite seborroica.
    Consiglio a chiunque soffra di questo " antipatico" e delicato problema, di informarsi sulle proprieta' dei principi attivi dell' olio di sapote e di provarlo sulla propria pelle, anzi sui propri capelli :)
    Ornella

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  3. Scusa ma l'hcn non è acido cianidrico? Come può essere che tale seme venga aggiunto al cioccolato?
    Lanfranco

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