lunedì 30 luglio 2012

Colivare la ginestra bianca una pianta sempre più rara

Candida a primavera, come un baruffolo di cotone adagiato sul verde, la ginestra bianca - Retama Monosperma- è stata recentemente oggetto di un'interrogazione parlamentare circa la sua possibile estinzione in Italia. Originaria della Turchia cresce spontanea in Calabria e in Sicilia, ma è sempre più rara perché raccolta indiscriminatamente.
E' una pianta resistente al freddo e alla siccità, che può essere coltivata con disinvoltura anche in giardino, in piena terra o in vaso. In natura può superare i 2 mt di altezza. In giardino, anche roccioso, vanno protette le radici alla base del fusto prima dell'inverno per schermarle dalle ghiacciate più intense.
Link: Ginestre multicolori, una rossa in giardino
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venerdì 27 luglio 2012

Piante selvatiche, il cardo dei lanaioli

Spinoso a causa degli aculei che ricoprono il fusto, il cardo dei lanaioli veniva impiegato un tempo per la lavorazione della lana. Il suo nome scientifico Dispacus fullonum  - letteralmente " Placo la sete" - deriva dal greco  e si riferisce alla proprietà delle foglie  di costituire una sorta di calice in grado di trattenere l'acqua piovana.  I fiori  si schiudono in tempi diversi lungo il capolino che appare così sempre attraversato da una o più  bande  violette. Arriva fino a 2 mt di altezza e se ne utilizzano le radici essiccate. Ha proprietà diuretiche e depurative, aiuta la sudorazione ed è ricco di sali minerali.

martedì 24 luglio 2012

Coltivare il Topinambur, un bel fiore dal tubero dietetico

Girando per le campagne o curiosando nei giardini ne avrete sicuramente  visto e apprezzato i fiori gialli. Ma a prima vista è difficile sospettare la presenza tra le sue radici di un tubero gustoso, dalla buccia brumita e dalle proprietà dietetiche e diuretiche. Importato in Europa, dopo la scoperta dell'America, il Topinambur - Helianthus Tuberosus- è coltivato a fini alimentari fin dal '500. Pianta perenne, resistente al freddo è divenuta spontanea anche in Italia.  Simile ad una patata, irregolare nell'aspetto, ha un gusto che  alla lontana ricorda quello del  carciofo. Rispetto alla patata, alla quale somiglia anche per la polpa bianca,  ha un indice glicemico più basso - 50 a 70-  è ricco di vitamine A e B,  Ferro e contiene una fibra solubile -l'Inulina - in grado di aiutare la digestione. Si può cucinare come una comune patata, lessa al forno, arrosto o fritta.

venerdì 20 luglio 2012

Zelkova sicula, scoperta nel '91 e già in estinzione

Appartiene alla famiglia delle Ulmaceae, ma è stata scoperta in Sicilia solo nel '91. La zelkova  è un arbusto che può raggiungere i 5 mt di altezza con foglie  piccole, ricoperte da una sottile peluria. I circa 250 esemplari rimasti si distribuiscono  sul versante settentrionale dei Monti Iblei e nella Sicilia sud-orientale.
La Z. sicula, imparentata con  una pianta diffusa anticamente in Europa e ora scomparsa,  è stata inserita dalla Iucn - Unione Internazionale per la Conservazione della Natura-  nella lista delle 50 specie botaniche più minacciate del Mediterraneo.  La Regione Sicilia ha avviato un programma di tutela che prevede anche un contributo della Ue.

mercoledì 18 luglio 2012

Patate, per conservarle al meglio occhio alla buccia

"Da conservare in un luogo buio e all'asciutto", non è una frase di circostanza, da bugiardino. Ma un consiglio prezioso. Sì, perché se è vero che in  cantina le patate possono durare un inverno è anche vero che in dispensa - se esposte alla luce per un lungo periodo - rischiano di diventare pericolose. Responsabile dell'inconveniente è la Solanina, un alcaloide contenuto nelle foglie che col tempo può formarsi anche sulla buccia. Un indicatore della sua presenza è la screziatura verde  e  la presenza di germogli, i cosidetti occhi. Sarebbero da evitare anche i tuberi raggrinziti. La cottura  in questi casi non basta a scongiurarne la tossicità. L'escamotage c'è: il frigorifero, una valida alternativa alla cantina.

martedì 17 luglio 2012

Dai roof garden di NY ai giardini pensili: il verde trasloca in città


Le rose sbocciano sui tetti come nel deserdo. Ricordate i giardini pensili di Babilonia? Non se ne è trovata traccia archeologica  eppure delle terrazze fiorite costruite intorno al 590 a.C. da Nabucodonosor II -per alleviare la nostalgia della moglie Amiti per la Persia -  gli antichi  hanno decantato le meraviglie. Una nostalgia, quella per il verde, che accomuna oggi gli abitanti delle grandi città.
E d'altra parte chi non desidererebbe ritagliare nel proprio menage metropolitano uno spazio di verde relax? Così da Tokio a New York ( fino a Milano) sulle grigie terrazze spuntano alberi e tappeti erbosi. In certi casi persino un laghetto. I vantaggi? Estetici e pratici: maggiore isolamento termico, minore inquinamento, più silenzio: le piante assorbono i rumori. Ecco perché talvolta il verde è anche usato solo come copertura sui tetti spioventi. La realizzazione di questi giardini deve essere affidata però a professionisti perché deve fare i conti con la struttura portante dell'edificio - richiede un permesso edilizio- e con le problematiche relative all'impermeabilizzazione delle superfici.
Per chi non abbia troppi soldi da spendere c'è sempre la soluzione low cost: grandi vasi e magari un gazebo. A volte basta davvero poco per trasformare un angolo insignificante in un grazioso rifugio da condividere con gli amici più cari!

lunedì 16 luglio 2012

Anti zanzara: vecchie e nuove soluzioni naturali e hi-tech

Tutti sanno che esistono alcune piante capaci di allontanare naturalmente le zanzare. Tra loro : il geranio, la citronella e il rosmarino.
Tuttavia la lotta al "dannato" insetto ha portato alla realizzazione di nuove piante e dispositivi che vale la pena di sapere, se non altro per curiosità.

Conoscere "il nemico": a succhiare il sangue, e quindi a pungere,  è la  zanzara femmina che rispetto al maschio ha una vita più lunga, 100 giorni a 7.  La sua sua ematofagia deriva dalla necessità di reperire proteine per le uova, almeno 300 per nido.

Catambra (c), la pianta anti-zanzare. Si tratta di un brevetto europeo dell'azienda bresciana Ambrogio Srl che ha selezionato una varietà di  Catalpa Bungei contenente un' elevata concentrazione - 4 volte la dose naturale- di catalpolo. Il risultato? Una repellenza assicurata intorno alla pianta per un raggio pari al doppio della chioma. L'altezza massima raggiungibile di questa pianta boreale è di 3,5 mt per 5 mt di ampiezza.
Pregi: rimedio naturale, pianta dall'inesistente manutenzione - non servono potature, si adatta bene sia all'ombra che al sole-. Svantaggi: il costo - diffidate dalle imitazioni a buon mercato, si riconosce per il marchio dul tronco e per un cartellino numerato- e il raggio d'azione limitato.

La seconda soluzione è tecnologica realizzata dai ricercatori della American Biophysics Corporation.
Si tratta del Mosquito Magnet,  un dipositivo dalle dimensioni variabili in grado di simulare la respirazione umana e di  attirare gli insetti emotofagi risucchiandoli  come un aspirapolvere. Il suo raggio di azione, a seconda delle necessità, arriva fino a 6mila mq. Anche qui il costo non è basso.


sabato 14 luglio 2012

Trucchi per riconoscere e scegliere un buon cocomero

Il cocomero, come  la maggioranza dei prodotti alimentari,  si compra  in genere a "scatola chiusa", non è quindi facile scegliere quello giusto. Esistono però degli indicatori empirici che potrebbero soccorrerci nella scelta. Anzitutto l'aspetto: la buccia non deve essere opaca (altrimenti si rischia di comprare un frutto vecchio), ma di un bel verde intenso. In genere sono meglio, perché più maturi, quelli pesanti e compatti. Sulla buccia deve apparire una zona più chiara, giallognola, una sorta di macchia sviluppatasi durante la crescita dove il frutto poggiava, non deve essere verde né bianca, altrimenti significa che la raccolta è stata prematura. Se si vuole testare la maturazione, bisogna grattare con l'unghia la superficie della buccia che deve cedere.  Infine bisogna battere il cocomero che non deve suonare vuoto, ma sordo.
Se si compra un'anguria aperta è importante osservare il colore della polpa che deve essere vivace e acceso e avere all'aspetto una consistenza croccantee non farinosa. I semi devono essere maturi  e quindi  scuri, non devono esserci striature bianche .
(In foto l'esempio di un'anguria non fresca: l'aspetto farinoso è accompagnato da striature bianche. La presenza dei semi bianchi dice che il frutto  è stato raccolto troppo anzitempo)
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venerdì 13 luglio 2012

Peperoni indigesti? Tutta una questione di buccia

Sarebbe un peccato non poterli consumare perché sono ricchi  di vitamine, in particolare "A" e "C". Eppure spesso rusultano indigesti. Fortunatamente però la sostanza responsabile di questo sgradito effetto collaterale -la capsicina- si trova solo nella buccia. Quindi per consumarli in tranquillità sarà sufficiente spellarli. Si possono servire crudi in insalata o cotti, in quest'ultimo caso meglio cucinati con la buccia e spellarli in un secondo momento.
Tuttavia è bene sapere che  la capsicina non è del tutto negativa, ma ha anche molti effetti benefici: è la stessa sostanza che si trova nei peperoncini, anzi ne è uno dei principali principi attivi.

giovedì 12 luglio 2012

Dal cubo cocomero al cetriolo stella: vecchi frutti, nuove forme

Dissetante, fresco, gustoso ma...troppo ingombrante con quella sua forma sferica.  Ecco allora  che  nel 2007 alcune aziende agricole giapponesi hanno avuto l'idea di realizzare cocomeri quadrati. Come? attraverso la crescita forzata all'interno di appositi contenitori.  Da allora sugli scaffali giapponesi  si è visto di tutto: anche angurie a piramide o a cuore. Non solo. Altri ortaggi hanno subito lo stesso processo dando origine a cetrioli, zucche e meloni dalle forme più insolite, ad esempio a stella. Al punto che in commercio esistono persino kit per autoprodurli. Tuttavia, visto l'alto prezzo al quale i frutti vengono commercializzati dalle aziende giapponesi, alcuni   dubitano che la tecnica colturale preveda solo la crescita in contenitori e sospettano che sotto sotto vi siano procedutre più complesse. In reltà potrebbe trattarsi solo della necessità di maggiore manodopera nel seguire tutte le fasi della crescita.
Nel 2010 il cocomero quadrato è stato commercializzato da Tesco.

Link:      Arance pentagonali


mercoledì 11 luglio 2012

Giardini di una volta, la bella di notte

La leggenda vuole che sia stata la luna a farla sbocciare col buio,  affinché nelle caldi notte d'estate anche le lucciole potessero finalmente posarsi su un fiore. La Mirabilis Jalapa è una pianta coltivata fin dalla metà del '500 e importata dal Perù. Nei giardini di un tempo era molto comune, oggi resta relegata in qualche aiuola, ma varrebbe la pena rsicoprirla. Il suo fogliame verde e rigoglioso spezzato da fiorellini a trombetta - gialli, bianchi, rossi o screziati, anche se il contrasto più felice è forse quello verde-magenta - colmano fastosamente grandi vasi e conche.
(nella foto un vaso piantato la scorsa primavera. L'ho fotografato di notte con il flash)
I fiori  cristallizzati di giorno a perenni boccioli infondono un'idea di freschezza. E il loro schiudersi nottetempo diffonde un alone di mistero.
Come coltivarla: va esposta in pieno sole e  annaffiata spesso senza inzuppare la terra (quando si versa l'acqua, il terriccio deve essere asciutto). Il concime? Una volta ogni due settimane, liquido universale per fiori. In autunno si possono raccogliere i semi neri - si vedono bene spuntare sotto i fiori appassiti- che andranno piantati a primavera tra marzo e aprile, a seconda dei climi.

Vedi anche LA FUCSIA

martedì 10 luglio 2012

Dall'albero alla tavola: raccolte le prime albicocche

Si vedeva già a primavera che quest'anno sarebbe stata una buona annata per le albicocche: la fioritura era stata ricca e rigogliosa. Certo, non sempre i tutti fiori riescono a diventare frutti e quest'anno ad aiutare è stata anche la stagione,  ma alla fine quel che conta è il risultato...

lunedì 9 luglio 2012

Coltivare peperonicini in vaso: il Pancho


Lo chiamano "Naso del diavolo" per la forma triangolare  dei suoi frutti rosso fuoco.  In realtà è una varietà di peperoncino poco piccante, ma molto decorativo sul terrazzo e, una volta raccolto, sulla tavola.  Come tutti i peperoncini è ricco di vitamina C ed è un potente antibatterico.

Coltivazione: in vaso, come in terra, teme le escursioni termiche che ne inibiscono la fruttificazione e lo sviluppo. Non necessita di molta concimazione che anzi va evitata fino alla nascita dei primi frutti. Va annaffiato spesso e poco, con modeste dosi d'acqua.
Link: La raccolta e l'essicazione
Link: Il peperoncino più piccante del mondo


domenica 8 luglio 2012

Creare barriere verdi, la vite americana

Favolosa in autunno, con le sue foglie decidue rosso fuoco, la vite americana (da non confondere con quella canadese) è ottima per ricoprire pareti in cemento, schermare angoli di giardino con appositi sostegni e creare pergolati.  Veloce nella crescita, non teme nè il caldo nè il gelo, e le sue talee sono di facile attecchimento. La Parthenocissus quinquefolia è originaria del nord america.  (Nella foto, il muretto com'era a primavera e com'è adesso, in piena estate)
Si può coltivare anche in vaso, ma necessita di maggiore attenzione nelle potature e nella concimazione. Tra giugno e luglio produce fiori bianchi, poco visibili, e bacche nerastre che in autunno fanno da contrappunto al rosseggiare del
fogliame - link: foto in autunno - Non necessitano di annaffiaure, ma  solo  di sporadiche concimazioni con letame, in vaso vanno eseguite due volte, in primavera  in autunno. Purtroppo le foglie sono decidue e d'inverno lasciano spogli i muri. Da evitare quindi sui confini per non innescare discussioni coi vicini per la caduta del fogliame.

Vedi anche: LE CANNE
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sabato 7 luglio 2012

Come preparare la marmellata di albicocche passo passo

L'occorrente: delle albicocche ben mature - se non si hanno sull'albero, si posssono chiedere al fruttivendolo e spuntare anche un buon prezzo perché in genere si tratta di frutta troppo matura per essere venduta, ma  ottima per le  confetture - dei vasetti di vetro (nuovi o ben lavati), dei tappi nuovi - è necessario che siano in perfette condizioni- , un mestolo di legno, dello zucchero, una ciotola ampia, una teglia ed una pentola.

giovedì 5 luglio 2012

Iperico da giardino, una macchia gialla e verde


Questa in foto è una varienta di iperico " domestica",  una pianta perenne resistente alla siccità e al gelo - fino a -15 gradi - che può raggiungere i 35 cm di altezza, con foglie ovoidali di un bel verde scuro e fiori gialli a stella che sbocciano in estate.
Rispetto alla sua parente selvatica, l'Hypericum perforatum L. che può raggiungere gli 80 cm di altezza, ha un andamento tappezzante, foglie più folte e fiori carnosi.

mercoledì 4 luglio 2012

Coltivare basilico in vaso, comodo ed economico

Verrebbe da dire che sta bene con tutto. Non è proprio così, ma quasi. Perché sono tante le pietanze, soprattutto estive, che lo sposano. Meglio quindi averne una riserva sempre fresca in terrazzo.

Tempo di semina: si può piantare già da marzo se il termometro raggiunge i 18 gradi. Altrimenti più avanti. La semina si può prolungare anche a metà giugno, l'unico inconveniete sarà la raccolta ritardata.
Raccolta: cimando le piantine per tutta l'estate- più si raccoglie meglio è, altrimenti fiorisce.
Caratteristiche: appartiene alle labiate, ha proprietà toniche, stimola l'appetito e aiuta la digestione, facilita la diuresi.
Uso: ottimo fresco, sconsigliata l'essicazione. Per mantenere intatto l'aroma è meglio congelare le foglie (non lavate).


Marmellata di rosmarino, una ricetta semplice

Per realizzarla servono solo:

100 gr di fiori        300 gr di zucchero

In un mortaio si pestano i fiori, in una casseruola si fonde lo zucchero con poco fuoco. Una volta sciolto lo zucchero  si toglie  dal fornello e vi si mescolano i fiori. Quando il tutto è ben miscelato si riporta sul fuoco ricordandosi di mescolare di tanto in tanto. I diversi livelli di cottura determinano una differenza nella consistenza del composto, quindi si possono decidere a gusto. 
Di marmellate al rosmarino ne esistono diversi tipi con l'aggiunta di altri sapori e ingredienti. Questa è la più semplice, per "puristi".

martedì 3 luglio 2012

Seminare con il caldo: ecco i semi germogliati

Non è passata nemmeno una settimana che, sotto il telo di tessuto non tessuto, sono spuntati i primi fili della nuova erba cipollina. Nella foto il vaso sul quale era stato applicato il telo, ora rimosso. E un ingrandimento - se si clicca sopra si ingrandisce ancora di più- per mostrare i germogli.


Ospiti in giardino, il cervo volante

 






Tra i coleotteri il cervo volante è uno dei più grandi in circolazione, incluso nella convenzione di Berna per la conservazione delle specie selvatiche europee. Nella foto, un esemplare maschio  atterrato su un vaso  in giardino.  Il genere si  riconosce dalla lunghezza delle mandibole ("le corna"), utilizzate nei combattimenti, ma poco efficaci nello scavare il legno, competenza femminile per creare nidi. Sebbene piuttosto longevi -lo sviluppo può durare 5 anni- sono sempre più rari  nelle zone curate perché costruiscono le loro tane nei vecchi tronchi di albero che tendono a sparire.

lunedì 2 luglio 2012

Pesca platicarpa, dalla Tabacchiera alla Saturnia

Forma schiacciata e caratteristiche organolettiche di tutto rispetto - polpa dolce e profumo intenso - hanno reso la pesca platicarpa un frutto ambito. La specie più antica - in Italia, perché le platicarpe sono originarie dei paesi asiatici-  è la Tabacchiera, coltivata in  Sicilia, sulle pendici Etna:  assai gustosa, ma eccessivamente delicata e difficile da trasportare. Ridotta pertanto ad una coltivazione limitata per il consumo locale. Una svolta verso la produzione su larga scala è avvenuta nelle Marche attraverso un processo di ibridazione tra la Stark Saturn ( derivata dalla Tabacchiera), coltivata fin dagli anni '80 e altre varietà. L'iniziativa è partita per volontà dell'istituto sperimentale di frutticoltura di Roma alla quale si è aggiunta la determinazione imprenditoriale di un'azienda agricola  marchigina, la -Eleuteri. Ne nascono  nuove cultivar Ufo - a pasta bianca - e Disco -a pianta gialla- tra le quali l'azienda Eleuteri seleziona la Ufo2 e la Ufo 4 proseguendone la messa a punto.  Nel 2010 viene registarto il marchio "Persca Saturnia" che comprende 5 varietà di pesca platicarpa. Nel marchio  è compresa anche la  Strike, risultato di una mutazione spontanea della Stark Saturn, a maturazione tardiva. Grazie alla possibilità di prolungare la raccolta da maggio a settembre la produzione diventa remunerativa, in grado di resistere alle crisi del settore.