domenica 30 settembre 2012

Fiori secchi, composizioni: cardi selvatici e vitalba

Un mazzolino preparato alla fine dell'estate per allietare l'autunno e prepararsi  al Natale. Bastano poche cose per ottenere una composizione graziosa, da mettere in un vasetto di vetro colorato, magari vintage.
Per realizzarlo servono:

- dei rametti di vitalba
- alcuni cardi selvatici
- brillantini
- colla
-un cordoncino

Si fanno essiccare i fiori a testa in giù. Sui ciuffetti di vitalba si applica un po' di colla passandovi poi sopra dei brillantini. Non resta che comporre il mazzetto nel modo più gradito.

giovedì 27 settembre 2012

Alisso: fiorellini a grappoli multicolori per bordure e aiuole

Quasi cuscini. L'alisso è un fiore molto delicato e grazioso capace di creare isole profumate in mezzo al verde. La sua capacità tappezzante è utilizzata spesso per realizzare bordure perenni o quasi. Infatti, anche se la piantina tende a scomparire col freddo, si autosemina di anno in anno, riproponendosi puntuale a primavera. Anzi spandendosi per il giardino.

E' una specie rustica che può arrivare a 30 cm di altezza. I fiorellini sbocciano da maggio ad ottobre, ma nei climi più miti si protraggono anche oltre l'autunno.
Si semina in terra alla fine dell'inverno o a primavera, dopo aver lavorato e concimato il terreno, operazione che andrà ripetuta ad ogni primavera, avendo cura di eliminare le erbacce.

Ama il sole, ma cresce bene anche in semiombra, ama i terreni drenati e teme invece il vento, è saggio quindi, oltre che di sicuro effetto, piantarlo lungo i muriccioli.
Colori: esiste bianco, giallo limone e violetto.
L'etimologia del suo nome- "senza collera"- racconta di un'antica proprietà che gli veniva attribuita: quella di saper calmare l'ira: una dote apprezzabile  in un giardino la cui funzione dovrebbe anche essere quella di rilassare.
Link: Alisso, un fiore anti-inquinamento

Piantare un corniolo in giardino

Corteccia scagliosa, foglie ellittiche dal bel color verde scuro con frutti rossi, ovali, come piccole olive. Il corniolo è una pianta spontanea che cresce su tutta la Penisola, raggiunge i 6 mt di altezza e ama i terreni calcarei, sassosi che gli garantiscono una lunga vita. I frutti maturano a fine estate e mantengono un sapore acidulo che li rende adatti per la preparazione di salse e gelatine. Sono apprezzati come fonte di vitamina C.

Sebbene sia una pianta spontanea, il corniolo è gradevole in  giardino: sia esso prettamente rustico oppure frutto di una mescolanza tra specie autoctone e aliene. E' inoltre un importante richiamo per la fauna: per gli insetti - anzitutto api - attirati a primavera dal nettare dei fiori,  per i caprioli che si nurono delle foglie, infine per gli uccelli e per i ghiri che si cibano dei frutti.
Barriere verdi: ottimo anche per la realizzazione di siepi, con opportune potature che vanno eseguite a primavera. Si tratta però di siepi decidue.
Esposizione: semiombra.        
Quando piantarlo: a primavera o in inverno, quando la pianta è ormai "addormentata". Se si pianta a primavera andrà seguito con puntuali annaffiature.      

Tutti i colori del corniolo: giallo dei fiori primaverili che compaiono sul legno nudo,rossiccio del legno ,verde del fogliame, rosso screziato giallo-verde dei frutti in maturazione. rosso vivo del frutto maturo. Un melange che lo rende adatto a scopi ornamentali.

martedì 25 settembre 2012

Foto, la vite americana infuocata, il rosso dell'autunno

Ecco l'edera americana tutta rossa ad annunciare l'autunno: arrampicata su una ringhierina in ferro e cascante su un muretto in sasso.


lunedì 24 settembre 2012

Coltivazione, cunsumo e proprietà dell'Okra, una zucchina che sa di asparago

L'Okra è una pianta antica,  già coltivata dagli egizi per uso alimentare. I suoi frutti somigliano a zucchine di aspetto, ad asparagi di sapore.

Coltivazione: l'origine di questa erbacea annuale è africana, quindi ama il sole. Necessita di terreni profondi e non può essere coltivata in vaso. Raggiunge 2 mt di altezza e dalla primavera all'autunno produce bei fiori gialli. E' rustica, resistente ai parassiti e non necessita di molta acqua nè di particolari cure. I frutti sono di un bel verde, dalla forma allungata.
Consumo: i suoi frutti possono essere mangiati crudi oppure fritti o cotti in pentola, aggiunti a minestroni o minestre.
Proprietà: poche calorie, tante vitamine, acido folico, fibre. Aiuta la digestione con un'azione probiotica.

domenica 23 settembre 2012

Coltivare Tayberry, le more-lampone

Le Tayberry non sono more. E nemmeno lamponi. Sono l' incrocio fra i due frutti brevettato  dal greco Andrew Koumis nel 1997 e  così battezzate  in  onore del fiume scozzese Tay. E' in quel Paese, infatti, che l'incrocio è stato messo a punto dal botanico Derek Jennings (della Scottish Crops Research Institute) e dal ricercatore  David Mason.
La pianta è un cespuglio spinoso, come un rovo, che può arrampicarsi fino a tre metri di altezza. Ama il sole e i terreni ben sciolti. Fa parte della famiglia delle rosacee e fiorisce in estate.I frutti sono zuccherini, più dolci sia della mora che del lampone, adatti per confezionare gelatine e marmellate. Nonostante queste caratteristiche, le tayberry oggi restano un prodotto di nicchia, estromesso dalla grande distribuzione. Il motivo? Tecnico:  non è stato possibile automatizzarne la raccolta.
In giardino possono ricoprire muretti o essere utilizzate per creare golose barriere invalicabili. In questo caso, visto lo sviluppo,  tra pianta e pianta andrà osservata una distanza di almeno 80 cm. Il periodo migliore per iniziare la coltivazione di questo frutto è ottobre. Con qualche accorgimento da tenere a mente: non ama i terreni calcarei, adora quelli ben concimati. I frutti si cominciano a raccogliere già da metà agosto, man mano che maturano, fino ad ottobre.

venerdì 21 settembre 2012

Vasi improvvisati: pianta di vetro in pentola

Nella foto una vecchia pentola di alluminio, con tanto di manici,  salvata dalla spazzatura. E' diventata il contenitore di una cascata di fiori bianchi -Impatiens- mescolati a rametti d'edera. Alle piantine l'ambientazione è piaciuta e sono cresciute molto. All'inizio dell'estate erano minuscole, in quelle vaschette da sei...


Ortaggi curiosi: il sedano rapa

Si fa prima a mostrarlo che a descriverlo..perché quello nella foto è una radice di sedano rapa, Apium Graveolens, una pianta biennale coltivata nel nord Italia. Si tratta di un ortaggio curioso e  da provare in cucina che si può comprare anche al supermercato.
Raccolta: da metà agosto. Ha  tempi di coltivazione lunghi che superano i 100 giorni. Si trova in commercio dalla fine dell'estate fino all'inizio della primavera.
In cucina: buono crudo, in insalta, affettato fine, come ingrediente di zuppe, gratinato, al forno e  in padella. 
Da provare: al naturale, condito con maionese, curry e un pizzico di sale tagliato à la julienne.
Attenzione: come molti alimenti contiene alcune sostanze che in certi soggetti possono creare allergie, è quindi opportuno procedere con un piccolo assaggio se non si è mai provato il prodotto.

giovedì 20 settembre 2012

Mimosa pudica, una pianta "sensitiva"

Ritrosa al contatto, e sensibile alle vibrazioni, la Mimosa Pudica, chiamata anche Sensitiva, è un arbusto dalle graziose foglie sempreverdi dentate e dai fiori violetti simili a soffioni. E' una pianta che garantisce un'interazione diretta perché i suoi rametti se toccati, o anche solo avvicinati, si ritraggono. Tanto che in inglese si chiama Touch me no plant ( Pianta non toccarmi). Simpatica di  notte quando pare raccogliersi per dormire. Originaria del Sud America tollera inverni non eccessivamente rigidi, con brevi gelate. Può comunque essere ritirata o coltivata come annuale. In giardino va posta al sole o semiombra in terreno drenato. D'estate va annaffiata regolarmente. Nel maneggiarla bisogna porre attenzione perché è tossica.

mercoledì 19 settembre 2012

Coltivare il Fungo rosa dell'Amore


Lo chiamano fungo dell'Amore per quel suo colorito da cartoon dove, c'è da scommetterci, costituirebbe  il cibo prediletto di fate e principesse.  Se il nome scientifico è meno romantico - Pleurotos Salmonarius - di buono c'è che è facile da coltivare e (meraviglia!) addirittura commestibile, al forno o alla griglia. Ma come si coltiva? Si possono scegliere due strade:
  • Una  busta di semi 
In questo caso dovremo preoccuparci di creare il substrato.  Si prende della paglia da fieno ben conservata, la si inumidisce e quando l'umidità è uniforme si mescola alla bustina di semi all'interno di un sacchetto di plastica che andrà lasciato respirare inserendo un filtro di gommapiuma nella chiusura. Dopo una trentina di giorni, se lasciato a una temperatura di 25 gradi in un luogo lontano dai raggi del sole, comparirà una muffa bianca. A quel punto sarà possibile trasferire il composto in giardino, all'ombra al riparo sotto una sottile coltre di terriccio. I funghi dovrebbero spuntare in 30 giorni, mantenendo umido il terreno.
  • Una balla o delle buste di substrato già seminato
Si mette in cantina o in latro luogo al riparo dai raggi diretti del sole  annaffiandola regolarmente.

Il fungo è molto decorativo e negli ultimi anni è nata la tendenza di regalarlo come omaggio floreale in occasioni romantiche.

martedì 18 settembre 2012

Sesamo bianco e Sesamo nero

Ottimo per insaporire il pane e renderlo insolito, il sesamo nero, come quello bianco, è anche un integratore alimentare di preziose sostanze.
Originario - probabilmente - dell'India  oggi  è coltivato nelle regioni tropicali e sub tropicali di Asia e Africa. Ha una statura che   normalmente si mantiene sui 50 cm. I fiori sono bianchi ed allungati, all'interno del frutto si celano i gustosi semi.

Il nome scientifico è Sesamum Indicum ed esiste in molte varianti. Una distinzione grossolana può essere fatta tra quella a seme bianco e quella a seme scuro che però comprende diverse qualità.
I semi sono ricchi di sostanze nutritive e contengono un olio essenziale. Non hanno glutine e sono adatti ad una dieta per celiaci. I semi  si conservano essiccati o tostati o se ne estrae un olio alimentare.

Proprietà: Calcio, Omega3 e Omega6, vitamina A, B6, E, Selenio, Zinco, Fosforo, Potassio e Magnesio.

Sesamo nero: è tipico della cucina orientale ma se ne trovano tracce anche in quella greca e turca per la preparazione del pane. Il sapore dei semi scuri è più intenso di quello bianco e contiene una quantità maggiore di olio.

lunedì 17 settembre 2012

Piantare l'ortensia Hydrangea Avantgarde, un fiore gigante che dura


Un'ortensia così non si era mai vista. Con un unico fiore che raggiunge i  30 cm di diametro, dura due mesi e cambia colore tre volte: passando dal bianco al rosa pallido al verde, con riflessi azzurri se posto in un terreno acido. E'un ibrido, a marchio registrato, comparso sul mercato nel 2011.  Raggiunge l'altezza di 70-90 cm. E  per chi è abituato alle ortensie classiche il fiore è spettacolare,  capace di mantenersi leggero ed elegante pur nella sua grandezza.  Si pianta al sole o in semi-ombra, e necessita di molta acqua. Il costo? Sui 15-20 sterline on line, 25 euro a pianta in serra.

Il Mais rosso Marano e la tradizione vicentina

Arancio  intenso, praticamente rosso, il mais Marano è  tipico del vicentino, del paese da cui prende il nome. Dalla sua farina si prepara una polenta che costituiva il piatto principale di questo frammento di veneto.

La selezione della varietà iniziò nel 1890 quando Antonio Fioretti incrociò, impollinando l'uno con l'altro,  un mais locale, precoce e poco produttivo con una pannocchia tipica di Rettorgole di Caldogno, il cosidetto Pignoletto d'oro. Si trattava di una qualità ancora più colorita, ma tardiva. Ne sortì un mais migliore, ma ancora poco produttivo. Fioretti cominciò allora a selezionare le piante più promettenti che avessero prodotto almeno due pannocchie. Il risultato di molti anni di selezione fu un raccolto soddisfacente e precoce da mietere nella prima decina di settembre.
La coltivazione però si perse nel dopoguerra con l'introduzione di ibridi americani.

Nel '99 come per molti prodotti locali, anche per il granoturco di Marano è nato un Consorzio di tutela per la riscoperta di questa coltura e una cooperativa per la sua commercializzazione.

Caratteristiche: pannocchie piccole e allungate, a cilindro, di un colore intenso rossiccio con il tutolo sottile.
Con la farina si può preparare la tradizionale  "polenta di maranélo" sofficie e dal sapore intenso.

venerdì 14 settembre 2012

Il pomodoro fragola di Albiano (Garfagnana) digeribile e non acido

Produzione tipica di Albiano, il pomodoro fragola della Garfagnana è affidato ai Coltivatori-Custodi della Regione Toscana che dal 2007 preservano la produzione di ortaggi locali impegnandosi a restituire una parte dei semi ricavati dal proprio raccolto alla Banca del Germoplasma.

Caratteristiche: ha una forma particolare a campana di un rosso tenue che resta verde intorno al picciolo.
E' una specie molto profumata, con una buccia sottile e  una polpa dolce  assai digeribile e per niente acida.
Si pianta a maggio fino a 900 mt sul livello del mare  e si comincia  a raccogliere a luglio. I fiori sono di un giallo intenso e la pianta ha un andamento ad alberello.

Consumo: crudo in insalate oppure cotto per la preparazione di conserve.

mercoledì 12 settembre 2012

Chia, il cibo degli aztechi

Originaria del Messico e del Guatemala, questa Lamiacea, insieme al mais, costituiva  il principale nutrimento di Aztechi e Maya. I semi sono ricchi di Omega3, ferro, antiossidanti, vitamina C e fibre e il nome significa "forza".

In Europa fu importata dai conquistadores nel '500 e venne ribattezzata Salvia Hispanica. Cresce bene in terreni alcalini e argillosi, in posizioni ben soleggiate.

Somiglia un po' alla senape o al lino, con un vantaggio: la lunga conservazione. Può resistere inalterata in dispensa - lontano dalla luce e dall'umido - anche per due anni, mantenendo le proprietà nutritive.
La pianta è graziosa con foglie verde scuro e fiorellini viola che sbocciano tra luglio e agosto. L'altezza che può raggiungere è 1 mt. I semi si possono consumare tostati, come le noccioline,  oppure macinati, aggiungendoli alla farina per confezionare pane e biscotti. I germogli, invece, si possono miscelare in insalata. C'è da dire che  questo alimento è insapore pertanto l'unico apporto che può dare è nutritivo:  per aggiungere sostante preziose- omega3, vitamine, fibre-  ma anche per creare volume nel piatto diluendo la quantità - e quindi le calorie- dei cibi saporiti che accompagna.

martedì 11 settembre 2012

Coltivare i germogli passo passo

Prendete 10 cavoli e metteteli insieme, rimpiccioliteli e avrete un germoglio, con la stessa quantità di vitamine. Tecnica colturale antica, la germinazione delle sementi era utilizzata in inverno come sostuituto delle verdure fresche. Ma anche, nel caso delle lenticchie, come trattamento per renderle più digeribili.  Oggi resta un metodo semplice e sano per consumare vegetali con sali minerali e vitamine in quantità concentrate.

Dove coltivare i germogli:
  • In Barattolo: si stendono i semi sul fondo  e si ricoprono d'acqua sue volte al giorno, mattina e sera, avendo cura dopo di scolarla con un colino fine da cucina. Il barattolo viene poi ricoperto con una tela traforata in plastica fermata con un elastico.
  •  Nello scolapasta: si bagnano i semi due volte al giorno, lasciando defluire l'acqua
  • In appositi germogliatori che si trovano in commercio.


Semi che possono essere fatti germogliare per un consumo fresco e crudo:
- Lenticchie - Girasole            
- Amaranto - Erba medica (Alfa Alfa)
- Kamut - Farro                       
- Segale - Quinoa       
- Sesamo - Soia
- Fieno Greco - Semi di lino       
- Orzo  - Ceci                             
- Grano- Cavolo Rosso
- Adzuchi - Ravanello                                            
- Grano Saraceno- Broccoli                 
- Cresione - Carote                   
 - Canapa Sativa

Passo passo
  1. Comprare semi  biologici. Quelli dedicati hanno una resa migliore, anche se costano di più. Una volta aperta la bustina vanno eliminati quelli eventualmente rotti o danneggiati.
  2. Sciacquare i semi sotto acqua corrente e scolarli
  3. Riporli sul fondo di un vaso di vetro, tenendo conto per le dimensioni che i semi germogliati aumenteranno di volume
  4. Ricoprire i semi con acqua, lasciare qualche tempo in ammollo e poi scolare
  5. Bagnare e scolare due volte al giorno, mattina e sera, per quattro/cinque giorni
Una volta pronti al consumo- ogni seme ha i suoi tempi- vanno riposti in frigo e consumati in 2/3 giorni.

lunedì 10 settembre 2012

Coltivare un girasole gigante? Il segreto è nel clima

Dopo il girasole nano ecco il girasole gigante, spesso ritratto in foto che lo vedono superare i tetti delle case e raggiungere altezze di oltre 4 mt. In realtà non si tratta di una specie a sé stante. In commercio si trovano buste di "semi di girasole gigante", ma l'altezza dichiarata è di 180 mt. Niente di straordinario quindi rispetto alle dimensioni che tutti conosciamo,  che possono raggiungere normalmente i 2 mt di altezza. Lo stesso che nel paese di origine - America - può  superare i 4 mt. Ecco allora che per coltivare una pianta da guinness bisognerà che il clima si combini favorevolmente e le annaffiature siano abbondanti per favorirne lo sviluppo, senza creare però i mal tollerati ristagni d'acqua.

Cure: esposizione in pieno sole con annaffiature regolari e abbondanti. Fertilizzare ogni due settimane con del concime ricco in potassio. Distanziare bene le piantine.

venerdì 7 settembre 2012

Il gusto antico della Patata rossa di Cetica

Specie antica, coltivata per la sua capacità di adattarsi a terreni e climi inospitali, la patata rossa di Cetica - comune toscano in provincia di Arezzo- era stata abbandonata   nella competizione con  varietà dalla produzione più estesa e lucrosa. Al punto che le piantagioni ad alta quota si erano via via perdute. Nel 2000 un gruppo costituito da istituzioni locali e dall' Università di Firenze ha  deciso di procedere al recupero di questa specie: raccogliendo e riselezionando il materiale genetico disponibile. Il  progetto è riuscito. E oggi la patata rossa di Cetica è ricomparsa sulle tavole, prodotta e commercializzata in esclusiva da un Consorzio agricolo.

Caratteristiche: pezzatura media, buccia rosso scuro e forma tondeggiante. Pasta bianco latte a grana molto fine con striature rosate. La maturazione è tardiva e i fiori sono lilla.

In cucina: ha un sapore caratteristico ma delicato. Viene utilizzata per la preparazione di purea, gnocchi e tortelli di patate. Buona arrosto, lasciando la buccia.

giovedì 6 settembre 2012

Il basilico? C'è anche gigante

Con le sue foglie a cuore, grandi quanto il palmo di una mano, il basilico gigante è coltivato in Toscana, nelle province di Arezzo e di Firenze. Le foglie verde chiaro, bollose, sono intensamente aromatiche, con note di menta. Vengono utilizzate, spezzettate, per la preparazione della panzanella, un piatto a base di pane raffermo, o per la realizzare salse, ottime anche fresche, in insalata.
Viste le dimensioni - raggiunge i 50 cm di altezza- questa varietà di basilico  necessita di spazio, ma si adatta anche a un vaso capiente. Si semina in semenzaio già alla fine di febbraio e si trapianta a metà di aprile. Non necessita di terreni particolari, ma di acqua abbondante e di concimi ricchi di azoto. Produce molto, tuttavia, prima di iniziare la raccolta,  conviene aspettare che la pianta abbia sviluppato  almeno 4 ordini di foglie.
Un'altra varietà di basilico gigante, a foglia larga è quella napoletana.

mercoledì 5 settembre 2012

Frutti d'autunno: il fico melanzana

Forma allungata e color violetto, il fico melanzana è oggi una pianta rara. Un tempo la sua coltivazione era frequente nel centro Italia. La polpa è rosa e dolce, buona da consumare fresca, ma non da essiccare. Produce due tipologie di fichi. Quelli  maturati a luglio sono più grandi e meno aromatici di quelli autunnali. Anche la buccia è diversa, violacea nei primi e viola/grigio nei secondi

Link: Fico Rosa di Pestici 
Link: Coltivare un fico nano in vaso

sabato 1 settembre 2012

Coltivare il ciliegino giallo Gold Nugget

"Pomo d'Oro" letteralmente:  questa variante di ciliegino è proprio  del colore del prezioso metallo. Così come vuole il nome.
Caratteristiche: gusto delicato e piccola dimensione. Ottimo da abbinare col pesce e coi piatti non troppo aromatici perché ha un sapore che non copre. E' inoltre uno dei primi pomodori a maturare ed ricco di betacarotene.

Coltivazione: da marzo anche sul davanzale: esposto al sole e in un vaso protetto creandogli intorno una sorta di serra col cellophane.
Si piantano i semini, in superficie, mezzo centimetro, e in due settimane dovrebbero germogliare. Quando hanno raggiunto 2cm di altezza si possono travasare con la loro zolletta in un vaso più grande: è bene che sia un po' capiente, 40 cm, con terreno ben concimato, annaffiando regolarmente. Man mano che la pianta cresce andrà poi sostenuta con un tutore.