
La pianta è un cespuglio spinoso, come un rovo, che può arrampicarsi fino a tre metri di altezza. Ama il sole e i terreni ben sciolti. Fa parte della famiglia delle rosacee e fiorisce in estate.I frutti sono zuccherini, più dolci sia della mora che del lampone, adatti per confezionare gelatine e marmellate. Nonostante queste caratteristiche, le tayberry oggi restano un prodotto di nicchia, estromesso dalla grande distribuzione. Il motivo? Tecnico: non è stato possibile automatizzarne la raccolta.
In giardino possono ricoprire muretti o essere utilizzate per creare golose barriere invalicabili. In questo caso, visto lo sviluppo, tra pianta e pianta andrà osservata una distanza di almeno 80 cm. Il periodo migliore per iniziare la coltivazione di questo frutto è ottobre. Con qualche accorgimento da tenere a mente: non ama i terreni calcarei, adora quelli ben concimati. I frutti si cominciano a raccogliere già da metà agosto, man mano che maturano, fino ad ottobre.
Coltivo il tayberry da alcuni anni: la raccolta la effettuo dai primi di giugno e fino ai primi di luglio. Zona: Pianura padana.
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