Piante selvatiche commestibili: dente di leone (tarassaco)

Più gialli dei  girasoli, coi loro 10 cm di altezza i denti di leone macchiano i campi dalla primavera all'autunno. Ricchi di vitamine e sali minerali sono un ottimo alimento da consumare fresco oppure cotto. Anzitutto le loro foglie lanceolate e dentellate, dal gusto amarognolo, sono adatte per la preparazione di  insalate, miste o tematiche, arricchite con uova sode, olio ed un pizzico di sale. Le foglie sono ottime anche cotte, in frittate e minestroni. Oppure saltate in padella come contorno di carni rosse o, ancora,  utilizzate come ingrediente insolito  in sformati e risotti. Vanno raccolte a primavera quando sono più tenere.

Anche i petali dei fiori possono essere consumati, dando un tocco di giallo alle pietanze. I boccioli possono  essere conservati sott'olio e consumati durante l'inverno, oppure utilizzati freschi per gustose fritture.

Le proprietà? Molteplici: diuteriche, defatiganti, e lassative un mix di salute a portata di campo..crescono un po' dovunque fino ai 2mila mt di altezza,  per raccoglierne a sufficienza basta fare una scampagnata. Anche le radici sono commestibili: possono essere essiccate, lo stelo può essere sgranocchiato o aggiunto nell'insalata insieme a foglie e petali.
DECOTTO DIGESTIVO:  15 gr di radici e 250 ml d'acqua, lasciando bollire per 5/6 minuti da bere a piccoli sorsi nell'arco della giornata.
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