venerdì 22 novembre 2013

Frutti antichi, coltivare il pero corvino

Piccole pere nere, simili a bacche, dal sapore di fico. Il pero corvino è una albero antico, sempre più raro. 
Si riconosce dalle piccole foglie ovali, dentate, e dalla posizione: cresce laddove le altre piante da frutto si arrendono.
Rustico e robusto, cresce sui terreni calcarei facendosi strada tra le fessure delle  rocce. Raggiunge un'altezza massima di 3 mt ed è il primo a fiorire ad aprile. Ha un portamento ad albero, sovente a cespuglio, e i rami flessuosi resistono allo spirare del vento. Il suo nome scientifico è Amelanchier ovalis medicus, appartiene alla famiglia delle Rosacee. I frutti, pronti a settembre, restano sui rami per tutto l'inverno cadendo poi a primavera. A luglio quando cominciano a far capolino tra il fogliame,  sono di colore rosso che diventa  blu scuro fin quasi al nero a maturazione avvenuta. Sono piccolissimi, la loro lunghezza non supera il centimetro.
Si adatta bene al giardino anche come pianta da confine dove sarà in grado di attrarre gli uccelli offrendogli un pasto prelibato durante l'inverno. In autunno, le foglie decidue si coloreranno di rosso.
Coltivazione: Necessità  di un'esposizione in pieno sole. Non ha bisogno di annaffiature, salvo nei periodi di grande siccità. Il terreno alla base del fusto  non va lavorato per evitare di rovinare l'apparato radicale che resta in superficie. sarà invece opportuno stendervi del concime in autunno e a primavera.

Attenzione: Non va confuso con L'Amelandier canadiensis che spesso viene  venduto come pero corvino. E' un albero simile, ma è originario del nord America e ha un portamento più importante raggiungendo i 10 mt di altezza. 

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